Sezione di controllo per la Regione Siciliana



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49 I controlli della sezione spesso hanno messo in luce uno scarso livello di adeguatezza e di efficacia dei sistemi di controllo interno, e, in alcuni casi, addirittura una totale disapplicazione degli obblighi legislativamente imposti. Cfr., ex multis, Sezione di controllo per la Regione siciliana, delibere n. 7/2015/PRSP, 28/2015/PRSP, 68/2014/PRSP, n. 148/2014/PRSP e n. 223/2014/PRSP.

50 Agrigento, Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Calamonaci, Cammarata, Campobello di Licata, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Favara, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Menfi, Montallegro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, Sant'Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Santa Elisabetta, Santo Stefano Quisquina, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Siculiana, Acquaviva Platani, Bompensiere, Campofranco, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Sommatino, Villalba, Aci Castello, Acireale , Adrano, Biancavilla, Calatabiano, Camporotondo Etneo , Castiglione di Sicilia, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Grammichele, Linguaglossa, Maniace, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Milo, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Nicolosi, Palagonia, Paternò, Piedimonte Etneo, Raddusa, Randazzo, Riposto, Sant'Agata li Battiati, Sant'Alfio, San Michele di Ganzaria, Trecastagni, Valverde, Vizzini, Zafferana Etnea, Agira, Barrafranca, Calascibetta, Catenanuova, Enna, Gagliano Castelferrato, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Sperlinga, Valguarnera Caropepe, Villarosa, Alcara li Fusi, Alì, Alì Terme, Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Capizzi, Caronia, Casalvecchio Siculo, Castel di Lucio, Castelmola, Condrò, Ficarra, Fiumedinisi, Frazzanò, Furci Siculo, Furnari, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Graniti, Gualtieri Sicaminò, Itala, Letojanni, Librizzi, Limina, Lipari, Longi, Merì, Messina, Mirto, Mistretta, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Montagnareale, Motta d'Affermo, Naso, Oliveri, Pagliara, Patti, Pettineo, Piraino, Reitano, Roccella Valdemone, Sant'Agata di Militello, Sant'Angelo di Brolo, Santa Domenica Vittoria, San Fratello, San Pier Niceto, Saponara, Sinagra, Taormina, Torregrotta, Valdina, Alia, Alimena, Altofonte, Balestrate, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Blufi, Borgetto, Caccamo, Caltavuturo, Camporeale, Capaci, Carini, Castelbuono, Casteldaccia, Castellana Sicula, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Ciminna, Cinisi, Collesano, Contessa Entellina, Corleone, Ficarazzi, Gangi, Geraci Siculo, Giardinello, Godrano, Isnello , Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Monreale, Palermo, Partinico, Petralia Soprana, Petralia Sottana ,Piana degli Albanesi , Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, San Giuseppe Jato, San Mauro Castelverde, Sciara, Scillato, Terrasini, Torretta, Trabia, Trappeto, Ventimiglia di Sicilia, Villabate, Monterosso Almo, Pozzallo, Vittoria, Buccheri , Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Floridia, Francofonte, Lentini, Noto, Portopalo di Capo Passero, Siracusa, Sortino, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice, Vita.

51 Il differimento è stato stabilito dall’art. 7 del DL n. 16/2014.

52 Agrigento, Alessandria della Rocca, Calamonaci, Campobello di Licata, Canicattì, Favara, Grotte, Lampedusa e Linosa, Licata, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Acquaviva Platani, Caltanissetta, Delia, Gela, Mazzarino, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, San Cataldo , Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Vallelunga Pratameno, Aci Castello, Acireale, Adrano, Biancavilla, Castiglione di Sicilia, Catania, Giarre, Militello Rosmarino, Mineo, Motta Sant'Anastasia, Palagonia, Randazzo, Sant'Agata li Battiati, San Gregorio di Catania, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Scordia, Trecastagni, Valverde, Vizzini, Agira, Aidone, Catenanuova, Centuripe, Enna, Nicosia, Troina, Valguarnera Caropepe, Alcara li Fusi, Basicò, Brolo, Capizzi, Caronia, Casalvecchio Siculo, Condrò, Falcone, Ficarra, Floresta, Furci Siculo, Galati Mamertino, Gualtieri Sicaminò, Itala, Limina, Lipari, Messina, Milazzo, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia , Montagnareale, Motta d'Affermo, Naso, Oliveri, Pace del Mela, Patti, Pettineo, Rometta, Santa Domenica Vittoria, San Pier Niceto, Santa Teresa di Riva, Taormina, Tortorici, Venetico, Alimena, Balestrate, Baucina, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Caccamo, Caltavuturo, Camporeale, Capaci, Carini, Castelbuono, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalù, Corleone, Ficarazzi, Godrano, Lascari, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Montemaggiore Belsito, Partinico, Petralia Soprana, Piana degli Albanesi, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, San Giuseppe Jato, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni , Termini Imerese, Torretta, Trabia, Ustica, Villabate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Pozzallo, Vittoria, Avola, Noto, Pachino, Alcamo, Custonaci, Erice, , Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Petrosino, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice, Vita.

53 Cfr., ex multis, Sezione di controllo per la Regione siciliana, delibere n. 64/2015/PRSP, n. 172/2014/PRSP, n.177/2014/PRSP . . Nel caso di ingiustificabilità del ritardo si rende necessario il recupero degli oneri indebitamente sostenuti per il commissariamento nei confronti degli organi che ne sono responsabili (art. 24, comma 3, legge regionale n. 44/91).

54 Ex multis, Sezione di controllo per la Regione siciliana, delibera n. 21/2013/VSGF, n. 74/2013/PRSP, n. 270/2011/GEST, n. 55/2014/PAR, delibere n. 184/2014/PRSP, 80/2015/PAR)

55 Tale soluzione risulta anche coerente con la logica ispiratrice dei parametri di deficitarietà strutturale approvati con DM 18 febbraio 2013, che, non prendendo più a riferimento la consistenza dei debiti “formatisi” nel corso dell’esercizio di riferimento, bensì quella dei debiti “riconosciuti” (cfr. parametro n. 8), valorizzano al massimo livello il momento formale della riconduzione della passività al sistema di bilancio dell’ente da parte dell’organo consiliare e il rispetto della scansione procedimentale delineata dal legislatore.

56 Ex multis, Sezione di controllo per la Regione siciliana,, delibere n. 55/2014/PAR, 80/2015/PAR, cit.; da ultimo, cfr. delibera n. 177/2015/PAR del 13 maggio 2015.

57 Fonte: Corte dei conti, Sezione Autonomie, su un campione del 100 per cento degli enti.

58 In tale tipologia tendono a confluire, peraltro, le altre tipologie di passività, ove al mancato tempestivo riconoscimento segua un contenzioso con esito soccombente

59 Tali misure risultano ancora più importanti nel caso in cui l’ente presenti un piano di requilibrio finanziario pluriennale, per le quali l’omesso stanziamento di risorse tese a tenere indenne l’ente da sopravvenienze passive, oltre a confliggere con i più elementari principi di prudenza che dovrebbero ispirare i comportamenti del comune, soprattutto in frangenti così delicati, finisce per compromettere gravemente la credibilità e l’attendibilità dell’intera operazione, esponendo i già compromessi equilibri di bilancio agli effetti sicuramente esiziali che deriverebbero da possibili future soccombenze (Cfr., ad esempio, Sezione di controllo Sicilia, delibera n. 41/2014/PRSP).

60 Fonte: Corte conti, banca dati Siquel.

61 Fonte: Corte conti, banca dati Siquel. campione di 369 comuni su un totale di 390. Il controllo finanziario per l’esercizio 2013 nei confronti di questi enti non risulta, allo stato, concluso.

62Cfr. Sezione di controllo per la Regione siciliana delibera 101/2012/VSGF.

63L’art. 21 comma 17 della l.r. n. 19 del 2005 prevede che i comuni, per la quota di propria competenza nell'ambito territoriale ottimale, hanno l'obbligo di intervenire finanziariamente al fine di assicurare l'integrale copertura delle spese della gestione integrata dei rifiuti sussidiariamente alla propria società d'ambito, e di istituire a tal fine un apposito capitolo di spesa con adeguata dotazione nel bilancio di previsione. Analoga disposizione è prevista dall’art. 4, comma 2, lettera c, della l.r. n. 9 del 2010. Cfr., sul punto, circolare reg.le 10 novembre 2012, n. 2.


64 Gli importi sono esposti in termini di cassa. A livello di competenza, anticipazioni 2011 ex OPCM recuperate nel 2013 ammontano ad euro 17.762.644,53

65 Nel calcolo, peraltro, risultano presenti importi non coerenti con quanto riferisce l’ufficio regionale per la gestione liquidatoria unitaria. Ad esempio, gli oneri da contenzioso sono quantificati in un importo – euro 3.936.763 – che appare sottostimato rispetto alla “enorme mole di contenzioso”, soprattutto giuslavoristico.

66 L’esercizio di tale opzione postula la redazione di un piano di intervento, con relativo capitolato d'oneri e quadro economico di spesa, coerente al Piano d'ambito, da approvarsi a cura del Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti.

67 Prevista dall’art. 19, comma 2, della legge regionale n. 9/2010. L’art. 45, comma 6, della l.r. 12 maggio 2010, n. 11 dispone che, al fine di favorire la conclusione delle procedure di liquidazione, la Regione è autorizzata a trasferire le somme di cui ai commi 1 e 2 alla gestione liquidatoria di cui al comma 2 dell'articolo 19 della legge regionale n. 9/2010, che è costituita in forma unitaria, relativamente a tutte le autorità d'ambito, presso l'Assessorato regionale dell'economia, dipartimento regionale bilancio, ferma restando la possibilità di articolazione della gestione in sottogestioni distinte per materia o per territorio.

68 Con ordinanza n. 8/rif del 27.09.2013 è stata costituita presso l’Assessorato regionale all’economia la gestione liquidatoria unitaria, articolata in sotto gestioni per territorio in cui confluiscono le precedenti gestioni liquidatorie (cfr. direttiva Assessorato dell’Energia prot. n. 42575 del 28.10.2013) ed è stata prevista la possibilità per l’assessore all’Energia di nominare i “commissari straordinari” al fine di portare a termine con la massima urgenza il passaggio delle competenze alle S.S.R. o ai comuni in forma singola o associata.

69 Tali aspetti sono stati meglio specificati dalle direttive dell’Assessore per l’energia e i servizi di pubblica utilità (n. 1/2013, n. 2/2013 e soprattutto la direttiva prot. n. 42575 del 28 ottobre 2013) adottate in attuazione dell’art. 5 dell’ordinanza presidenziale, per uniformare la gestione del periodo transitorio.

70 In alcuni casi, si segnalano svariati interventi sostitutivi dei sindaci, ai sensi dell’art. 191 del D.Lgs. n. 152/2006, per inadempienze nella continuità del servizio, con conseguente duplicazione di costi.

71 In tale prospettiva si colloca l’ampliamento - da tre a dieci anni - dell’arco temporale per il recupero forzato, inserito, da ultimo, nell’art. 9 della legge regionale 11 giugno 2014, n. 13.

72In base alla circolare dell’Assessorato Ambiente n. 2 del 10 novembre 2012, i termini di durata del piano risultano raddoppiati qualora la richiesta pervenga da tutti i comuni dell’ambito.

73 Enti che hanno presentato il piano di rientro all’Assessorato energia: Alessandria della Rocca, Bivona, Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, Santa Margherita di Belice, Santo Stefano di Quisquina, Sciacca, Agrigento, Aragona, Cammarata, Castrofilippo, Comitini, Favara, Grotte, Lampedusa e Linosa, Montallegro, Porto Empedocle, Raffadali, Realmonte, San Giovani Gemini, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro, Licata, Naro, Butera, Delia, Mazzarino, Sommatino, Piedimonte Etneo, Aci Sant'Antonio, Acicatena, Acireale, Valverde, Viagrande, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Gravina di Catania, Nicolosi, Pedara, Ragalna, San Giovanni La Punta, San Pietro Clarenza, Sant'Agata li Battiati, Grammichele, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, San Cono, Vizzini, Capo d'Orlando, Capri Leone, Caronia, Ficarra, Mistretta, San Salvatore di Fitalia, Torrenova, Antillo, Castelmola, Forza d'Agrò, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Giardini Naxos, Graniti, Malvagna, Mojo Alcantara, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccella Valdemone, Santa Teresa di Riva, Sant'Alessio Siculo, Savoca, Taormina, Giardinello, Terrasini, Belmonte Mezzagno, Baucina, Campofelice di Roccella, Isnello, Termini Imerese, Trabia, Caltavuturo, Giarratana, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero, Campobello di Mazara, Partanna, Petrosino.

74 Rispetto alla quota complessiva di euro 97.102.918,47 , la quota degli enti sopra elencati ammonta ad euro 18.904.685,71. Per la restante quota, relativa agli enti che non hanno presentato il piano di rientro o il cui piano è stato bocciato, è previsto un recupero di pari importo, per il tramite del Dipartimento regionale Autonomie locali, attraverso compensazione in tre rate con le trimestralità del Fondo Autonomie Locali da erogare. Per la somma di euro 19.318.892,77 i liquidatori delle società d’ambito ATO PA2, ME1, CT1 ed EN1 non hanno ancora comunicato le modalità di riparto tra i comuni beneficiari.

75Cfr. Sezione di controllo per la Regione siciliana, delibera 101/2012/VSGF, cit.

76 Cfr., ad esempio, Tribunale Termini Imerese, sentenza n. 170/2014, che ha annullato i bilanci del Consorzio COINRES per gli anni 2009-2011.

77 Con decreto del Tribunale di Palermo del 22 dicembre 2014 è stato dichiarato il fallimento della società Alto Belice Ambiente spa.

78 A livello nazionale, tale obbligo è previsto dall’art. 6, comma 4, del DL n. 95 del 2012, che prevede che, a decorrere dall'esercizio 2012, gli enti locali debbano allegare al rendiconto una nota informativa contenente la verifica dei reciproci crediti e debiti tra l'ente e le società partecipate, asseverata dai rispettivi organi di revisione. Le medesime amministrazioni hanno, inoltre, l’obbligo di adottare i provvedimenti necessari ai fini della riconciliazione delle partite debitorie e creditorie.

79 Tra i fattori di grave criticità di cui relaziona la Ragioneria generale, servizio liquidazioni ATO, si segnalano:

  • situazione finanziaria, con particolare riferimento all’ammontare e alla natura di crediti e debiti al 30 settembre 2013, in alcuni casi molto grave;

  • attività correlate alla riscossione dei crediti, in taluni ambiti particolarmente preoccupante;

  • situazione del personale dipendente con enorme mole del contenzioso giuslavoristico;

  • controversie nei rapporti ATO /enti locali correlate alla definizione delle posizioni di debito / credito;

  • procedimenti penali;

  • indebite osmosi tra gestione dei commissari straordinari e gestione dei commissari liquidatori.

80 Tale rischio, peraltro, risulta molto più problematico nel caso di enti in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale in quanto può determinare una lievitazione dei costi del servizio in grado di compromettere il buon esito della manovra. Cfr., sul punto, Sezione di controllo per la regione siciliana, delibera n. 182/2015/PRSP.

81Favara (Ag) Aci Castello (Ct) Maniace (Ct) Mirabella Imbaccari (Ct) Agira (En) Barrafranca (En) Leonforte (En) Provincia di Messina Graniti (Me) Itala (Me) Malvagna (Me) Moio Alcantara (Me) Rodi Milici (Me) Sant 'Agata di Militello (Me) Taormina (Me)

Carini (Pa) Cerda (Pa) Sciara (Pa) Modica (Rg) Pozzallo (Rg) Scicli (Rg) Buscemi (Sr) Buseto Palizzolo (Sr).



82 Cfr., ex multis, Sezione controllo per la Regione siciliana, delibere n. 177/2014/PRSP, 21/2013/VSGF, n.365/2013/PRSP .

83 Casteltermini (Ag) Realmonte (Ag) Santo Stefano Quisquina (Ag) Acquaviva Platani (Cl) Delia (Cl) Mazzarino (Cl) Montedoro (Cl) Sommatino (Cl) Aci Bonaccorsi (Ct) Castiglione di Sicilia (Ct) Comune di Catania Raddusa (Ct) Ragalna (Ct) Sant 'Agata li Battiati (Ct) Valverde (Ct) Zafferana Etnea (Ct) Centuripe (En) Gagliano Castelferrato (En) Alcara li fusi (Me) Falcone (Me) Librizzi (Me) Lipari (Me) Motta d'Affermo (Me) Oliveri (Me) Pace del Mela (Me) Rometta (Me) Santo Stefano di Camastra (Me) Spadafora (Me) Tortorici (Me) Alimena (Pa) Aliminusa (Pa) Baucina (Pa) Borgetto (Pa) Camporeale (Pa) Casteldaccia (Pa) Castronovo di Sicilia (Pa) Ficarazzi (Pa) Isola delle Femmine (Pa) Mezzojuso (Pa) Misilmeri (Pa) Petralia Soprana (Pa) Piana degli Albanesi (Pa) Polizzi Generosa (Pa) Roccamena (Pa) Roccapalumba (Pa) Santa Cristina Gela (Pa) Santa Flavia (Pa) Trabia (Pa) Ustica (Pa) Ventimiglia di Sicilia (Pa) Villabate (Pa) Villafrati (Pa) Provincia di Siracusa Ferla (Sr) Floridia (Sr) Noto (Sr) Portopalo di Capo Passero (Sr) Solarino (Sr) Campobello di Mazara (Tp) Custonaci (Tp) Erice (Tp) Mazara del Vallo (Tp) Salemi (Tp).

84Tale fenomeno, venuto meno l’importante fattore di incentivazione economica costituito dal contributo erariale per il risanamento dei comuni dissestati, è collegabile alle pesanti ed impopolari ricadute nei confronti dei dipendenti, degli amministratori, della cittadinanza e dei creditori dell’ente, che scaturiscono dalla dichiarazione di dissesto.

85 La norma prevede che qualora dalle pronunce delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti emergano, anche a seguito delle verifiche ispettive, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, violazioni degli obiettivi della finanza pubblica allargata e irregolarità contabili o squilibri strutturali del bilancio dell’ente locale in grado di provocarne il dissesto economico e lo stesso ente non abbia adottato, entro il termine assegnato dalla Corte dei conti, le necessarie misure correttive previste dall’articolo 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, la competente sezione regionale, accertato l’inadempimento, trasmette gli atti al prefetto e alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica. In tali casi, ove sia accertato, entro trenta giorni dalla predetta trasmissione, da parte della competente Sezione regionale della Corte dei conti, il perdurare dell’inadempimento da parte dell’ente locale delle citate misure correttive e la sussistenza delle condizioni di cui all’articolo 244 del decreto legislativo n. 267 del 2000, il Prefetto assegna al Consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a venti giorni per la deliberazione del dissesto. Decorso infruttuosamente tale termine, l’organo prefettizio nomina un commissario per la deliberazione dello stato di dissesto e dà corso alla procedura per lo scioglimento del consiglio dell’ente ai sensi dell’articolo 141 del citato Testo unico enti locali.

86Prime indicazioni interpretative della norma sono state fornite dalla Sezione delle Autonomie con deliberazione n. 2/AUT/2012/QMIG.

87 Cfr. Sezione di controllo n. 270/2011/GEST, relazione sulla finanza locale, che rileva come l’attuale assetto legislativo regionale demandi l’esercizio dei poteri sostitutivi all’Assessorato regionale alle autonomie locali; fatto, quest’ultimo, che rende senz’altro auspicabile un celere intervento chiarificatore da parte del legislatore regionale, teso ad armonizzare tali disposizioni con il contesto normativo vigente, prevenendo l’insorgere di possibili antinomie.

88Tale norma, prevede che il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale sospende temporaneamente la possibilità per la Corte dei conti di assegnare, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, il termine per l'adozione delle misure correttive nell’ambito della procedura di dissesto guidato.

89 Cfr. TAR Palermo, decreto presidenziale n.19 del 16 gennaio 2013, confermato in sede collegiale da TAR Palermo, sez. I, ord. n. 121 del 14 febbraio 2013 e parzialmente riformato, con riferimento all’impugnabilità della deliberazione della Sezione di controllo, da CGA, ord. n. 330 del 10 maggio 2013.

90 Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con ordinanza n. 5805 del 25 febbraio 2014, hanno ritenuto che “la controversia avente ad oggetto l'impugnazione (….) della deliberazione con cui la sezione di controllo per la Regione siciliana della Corte dei conti ha accertato la sussistenza delle condizioni previste per la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario (…), dandone notizia al prefetto per i provvedimenti conseguenti e senza eventualmente dar corso alla alternativa procedura di riequilibrio finanziario del comune, ricade nella giurisdizione esclusiva delle sezioni riunite della Corte dei conti”. In virtù della “palese identità di ratio” e delle esigenze di concentrazione processuale, il Giudice della giurisdizione ha ritenuto estensibile il sistema di impugnazione previsto dall’art. 243 quater, comma 5, del Tuel, anche ai restanti provvedimenti in materia di dissesto adottati dalla Sezione di controllo. Vedasi sul punto anche Corte di Cassazione, Sezioni Unite, ordinanza n. 16631 del 15 luglio 2014.

91 Per un’accurata ricostruzione, cfr. Sezione di controllo per la Regione siciliana, delibera n. 109/2014/PRSP.

92 Cfr., in materia, Sezione di controllo per la Regione siciliana, delibere n. 131/2014/PAR e n. 132/2014/PAR, entrambe del 29 luglio/10 settembre 2014.

93 Cfr. Sezione di controllo per la Regione siciliana, delibera n. 321/2013/PRSP.

94 L’importo si riferisce ai piani di riequilibrio presentati dai consigli comunali, anche a seguito della riformulazione prevista dal DL n. 35/2013. Il comune di Messina ha quantificato le passività oggetto di ripiano in euro 336.054.781 .

95 Il dissesto è stato formalizzato dal comune di Santa Maria di Licodia con delibera CC n. 8 dell’1 marzo 2013 e dal comune di Santa Venerina con delibera CC n. 9 del 12 marzo 2013.


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