Piazza Garibaldi 26 26041 cf / piva 00304940190

Causa delle possibili esondazione

Le potenziali cause di esondazione o alluvione del fiume Po sono di carattere naturale:

1. 
   Fusione di ghiacciai e nevai: L’aumento delle temperature ad alte quote può portere allo scioglimento anomalo di nevi e ghiacciai con conseguente aumento della quantità d’acqua portata in carico da fiumi e torrenti.
   
2. 
   Precipitazioni intense: L’incremento delle precipitazioni nelle stagioni primaverili ed autunnali comporta un aumento della portata dei fiumi.
   
3. 
   Grosse perturbazioni atmosferiche : Comportano la caduta di una apprezzabile quantità di acqua in breve tempo.
   

La concomitanza di tutti o alcuni dei fattori sopra elencati a cui si aggiunga l’alta marea che non fa defluire completamente le acque causa le piene di maggior portata.

Precedenti storici

I livelli di zero idrometrico, sospetto, guardia e massima piena rilevati agli idrometri sono i seguenti:

Gli argini maestri che si diramano con continuità in tutto il territorio Cremonese, rialzati dopo la piena del 1951, sono in grado di contenere quello che è considerato il livello di massima piena prevedibile, come si è verificato nell’ottobre –novembre 2000, periodo in cui si è verificata la piena ad oggi di maggior livello.

SEZIONE C1 : Scenario di rischio

La rete delle infrastrutture di trasporto

Nel Comune di Casalmaggiore, partendo dal presupposto sopra riportato della tenuta dell’argine maestro del Po, in condizioni di piena, assolvendo a pieno alla sua funzione protettiva,non si evidenziano possibilità di compromissione della viabilità principale se non la possibilità di chiusura temporanea del ponte di collegamento con il territorio della Regione Emilia Romagna all’atto del raggiungimento dei massimi livelli di piena.

Con l’evento di piena risulta invece compromessa la viabilità secondaria in area golenale di collegamento con le cascine presenti nella località Bosco di Santa Maria.

La rete delle infrastrutture di servizio

Le uniche infrastrutture presenti nell’area golenale sono le linee eletrriche e telefoniche di collegamento con le realtà abitative o produttive presenti.

Popolazione e attività produttive

La popolazione da evacuare è residente nella zona golenale e precisamente in frazione Agoiolo, località Bosco S. Maria:

le attività produttive presenti sono le seguenti:

Fiume Po – Rotta di Occhiobello (15 novembre1951 – ore 8)

Organizzazione della Protezione Civile a livello comunale

IL SINDACO

La legge 225 del 24.02.1992 che ha istituito il Servizio Nazionale della Protezione Civile ha ribadito la centralità del Comune e quindi il Sindaco, assegnandogli dei compiti specifici.

Il Sindaco quale autorità comunale di Protezione Civile, nonché quale Ufficiale di Governo, in caso di emergenza, assume, nell’ambito del territorio comunale, la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e, avvalendosi della struttura comunale di protezione civile provvede, con i mezzi a sua disposizione, agli interventi necessari, dandone comunicazione al Prefetto e al Presidente della Giunta Regionale.

Nel caso in cui la calamità non possa essere fronteggiata con mezzi propri , il Sindaco chiede l’intervento di altre forze e strutture al Prefetto, che adotta i provvedimenti di competenza coordinando i propri interventi con quelli dell’autorità comunale di protezione civile.

Il Sindaco quale Ufficiale di Governo può adottare provvedimenti contingibili ed urgenti ( ordinanze) al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini.

Il Sindaco in qualità di organo ordinario di protezione civile dirige e coordina i servizi:

1. 
   di salvataggio e soccorso delle persone sinistrate;
   
2. 
   di conservazione di cose, demolizione o puntellamento dei fabbricati e di ogni altro servizio tecnico urgente;
   
3. 
   di attendamento e ricovero provvisorio dei sinistrati, di vettovagliamento e di tutela igienica della popolazione e del personale inviato per l’opera soccorritrice, di assistenza a minori, orfani o abbandonati ed agli incapaci in genere;
   
4. 
   di disciplina delle comunicazioni e dei trasporti nella zona colpita;
   
5. 
   di recupero, di custodia e di governo degli animali, sia da stalla che da cortile, in attesa che possano essere consegnati agli aventi diritto;
   
6. 
   il reperimento e seppellimento degli animali deceduti e di bonifica sanitaria della zona colpita:
   
7. 
   di allestimento di installazioni provvisorie per gli uffici pubblici e per le necessità della giustizia e del culto;
   
8. 
   di riassetto iniziale degli organi locali per preparare il ritorno alla normalità.
   

In caso di assenza e/o impedimento, non momentanei ma perduranti nel tempo, in situazione di pericolo, il Sindaco può essere sostituito con pieni poteri dal Vicesindaco o dall’Assessore Delegato.

ORGANI CONSULTIVI

UFFICI TECNICI COMUNALI

L’ufficio tecnico di supporto al Sindaco per le attività di protezione civile è rappresentato dai seguenti uffici:

• 
  Ufficio Ambiente e Protezione Civile;
  
• 
  Ufficio Tecnico Comunale
  
• 
  Polizia Municipale.
  

In caso di eventi straordinari viene mobilitato tutto l ’apparato delle strutture tecniche ed amministrative del Comune, coordinate e dirette dal Segretario Generale.

In caso di emergenza si attivano successivamente, considerando le attività svolte, i ruoli e le competenze, l’Ufficio Ambiente e Protezione Civile, l’Ufficio Tecnico Comunale, La Polizia Municipale, l’Ufficio di Segreteria ed i Restanti Servizi.

Gli uffici comunali, in basse alle competenze sono organizzati in servizi, che a loro volta sono diretti e coordinati dai rispettivi Dirigenti.

In caso di emergenza, queste ultime figure possono essere attivate dal Segretario Generale in qualunque momento.

Per le strutture, i mezzi ed il personale in dotazione, vengono attivati il Settore Tecnico LL.PP. ed il Settore Economico-Finanziario, indispensabile per l’apporto burocratico-finanziario di cui necessitano gli interventi non ordinari di protezione civile.

Le modalità di attivazione e coinvolgimento delle singole strutture comunali possono essere così semplificate:

1. 
   Tutte le strutture tecnico-logistiche vengono coordinate dal COMITATO LOCALE DI PROTEZIONE CIVILE;
   
2. 
   Si attiva il Settore Segreteria che fornisce supporto amministrativo necessario alle operazioni tecniche;
   
3. 
   Si attiva il settore Economico-Finanziario al fine di reperire le risorse economiche;
   
4. 
   Si attivano i Settori Vigilanza ed Attività Commerciali per una ricerca nel caso si rendano necessari il trasporto e la collocazione di animali;
   

5. 
   I Servizi Sociali e i Servizi Demografici forniscono il supporto logistico di base per i fabbisogni emergenti relativi alla popolazione;
   
6. 
   Il Settore Tecnico si attiva per sopperire alle necessità di mezzi e di personale tecnico di supporto;
   
7. 
   L’Ufficio Ambiente e Protezione Civile fornisce il supporto organizzativo.
   

COMITATO LOCALE DI PROTEZIONE CIVILE (C.L.P.C.)

Istituito con decreto del Sindaco ha lo scopo di affrontare le problematiche relative alla protezione civile, con particolare riguardo alla fase dell’emergenza.

E’ composto da amministratori, dirigenti e funzionari comunali competenti in materia e attualmente costituito dai seguenti membri:

• 
  SINDACO
  
• 
  VICESINDACO
  
• 
  SEGRETARIO COMUNALE
  
• 
  CAPO RIPARTIZIONE UFFICO TECNICO
  
• 
  COMANDANTE POLIZIA MUNICIPALE
  
• 
  IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE.
  

Si riunisce ogni volta se manifesti la necessità presso il Palazzo Comune in Piazza Garibaldi n.° 26, in caso di allarme o d’emergenza presso l’ufficio del Sindaco o presso la sala operativa della Protezione Civile.

La sua funzione è quella di supporto al Sindaco nelle fasi decisionali e cura l’esecuzione degli interventi affidati al Comune, ovvero delle competenze attribuite al Sindaco che in qualità di Ufficiale di Governo costituisce organo locale di protezione civile.

Dal punto di vista procedurale, quando si verifica l’emergenza, dopo aver allertato il Sindaco si deve convocare il C.L.P.C..

Sono di fondamentale importanza in caso di emergenza le comunicazioni del C.L.P.C. verso l’esterno, ovvero verso la Prefettura, la Regione, l’A.S.L., i Vigile del Fuoco, ecc., oppure alla popolazione coinvolta dall’evento.

I recapiti in dotazione sono i seguenti:

Telefono 0375 – 42030/42309/42310/42341

Fax 0375 – 200251

Posta elettronica [e-mail]

Viene garantito inoltre il costante e continuo collegamento con i ponti radio in dotazione al Comando di Polizia Municipale, dotato dei seguenti recapiti:

Telefono/Fax 0375 – 40540

Nonché con le postazioni radio delle Associazioni di Volontariato per la Protezione Civile.

Strutture Operative
SQUADRA OPERATIVA
E’ costituita dai dipendenti comunali appartenenti ai seguenti uffici:

• 
  UFFICIO TECNICO COMUNALE ( Lavori Pubblici e Urbanistica)
  
• 
  UFFICIO AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE
  
• 
  UFFICIO POLIZIA MUNICIPALE
  
• 
  UFFICIO SEGRETERIA
  

Oltre ai suddetti dipendenti potranno essere coinvolti nell’operatività immediata:

• 
  Organizzazioni di volontari;
  
• 
  Persone che nelle singole frazioni e nuclei abitati fungono da punti di riferimento per i problemi locali;
  
• 
  Personale dipendente da imprese dotate di mezzi o attrezzature idonei per interventi di protezione civile.
  

UFFICIO TECNICO COMUNALE

La sede dell’U.T.C. è presso il Palazzo Comunale in Piazza Garibaldi n° 26 e in caso di emergenza viene attivato per gli interventi d’urgenza con il proprio personale e i propri mezzi.