Strumenti derivati
Lo
strumento derivato
o semplicemente
derivato
(in inglese
derivative
) in finanza è un titolo (
security
)
che deriva (da cui il suo nome) il proprio valore da un altro asset finanziario oppure da un indice (ad
esempio, azioni, indici finanziari, valute, tassi d'interesse o anche materie prime), detto
sottostante
.
Gli utilizzi principali degli strumenti derivati sono la copertura da un rischio finanziario (detta
hedging
),
l'arbitraggio (ossia l'acquisto di un prodotto in un mercato e la sua vendita in un altro mercato) e la spe-
culazione.
Le variabili alla base della quotazione dei titoli derivati sono dette attività sottostanti e possono avere
diversa natura: può trattarsi di azioni, di obbligazioni, indici finanziari, di
commodity
come il petrolio o
anche di un altro derivato, ma esistono derivati basati sulle più diverse variabili - perfino sulla quantità
di neve caduta in una determinata zona, o sulle precipitazioni in genere.
I derivati sono oggetto di contrattazione in molti mercati finanziari, e soprattutto in mercati al di fuori dei
centri borsistici ufficiali, ossia in mercati alternativi alle borse vere e proprie, detti
over the coun-
ter
(OTC).
Principalmente gli strumenti finanziari vengono usati per tre motivi:
•
copertura dei rischi
•
arbitraggio
•
speculazione
Copertura dai rischi
In generale, si dice che chi acquista assume una
posizione lunga
, nel senso che acquistando una
merce o un titolo si espone al rischio che nel tempo il prezzo di mercato diminuisca (compro a 90, ma la
quotazione scende gradualmente a 80); al contrario, si dice che chi vende assume una
posizione corta
,
nel senso che si espone al rischio di un rialzo del mercato (vendo oggi a 80, ma se avessi aspettato do-
mani avrei potuto vendere a 85). La copertura dei rischi avviene assumendo una posizione lunga per
bilanciare il rischio insito in un'operazione che comporta l'assunzione di una posizione corta, e vice-
versa.
Ad esempio, l'impresa
A
stipula un contratto che la obbliga ad acquistare fra tre mesi una certa quantità
di caffè a un prezzo fissato (posizione lunga); il rischio consiste nella possibilità che fra tre mesi il
prezzo del caffè risulti minore di quello fissato. Per bilanciare il rischio, l'impresa
A
assume una paral-
lela posizione corta impegnandosi a vendere, ad un soggetto
B
che a sua volta si impegna ad acqui-
stare, quella stessa quantità di caffè a un prezzo un po' superiore a quello fissato nel primo contratto. In
questo modo l'impresa
A
rinuncia ai maggiori guadagni che deriverebbero da un forte rialzo del prezzo
del caffè, ma si pone al riparo dal rischio di una sua diminuzione.
Tali impegni a vendere e acquistare a termine sono strumenti derivati nel senso che hanno un loro pro-
prio mercato, ma eventuali guadagni e perdite scaturiscono da variazioni del prezzo del cosiddetto
sot-
tostante
(nel caso dell'esempio è il prezzo del caffè), non del loro. Evidente la differenza con un'azione:
se si acquista un'azione, il fattore decisivo è il prezzo dell'azione stessa; se si acquista un derivato, ciò
che decide è il prezzo del sottostante.
È alquanto intrigante anche se devo ammettere non è che l
’abbia capito benissimo
Do'stlaringiz bilan baham: |