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Michele Novaro: Il canto degli italiani, poi conosciuto come Fratelli d’Italia. Quale
è il significato che si cela dietro i versi dell’ inno ?
La prima strofa si apre con un richiamo ai
fratelli
italiani. L’Italia si copre il
capo con l’elmo di Scipione il quale sconfisse Annibale nella seconda guerra
punica (avvenuta nell’odierna Algeria nel 202 a.C). Si segue poi con un richiamo
nei confronti di Dio che ha creato Roma. La città eterna per la sua importanza
riesce a schiavizzare la dea Vittoria e la metafora vuole che la dea Vittoria
porgesse la chioma per farsi tagliare i capelli al pari delle schiave dell’antica
Roma.
I capelli corti erano, infatti,il segno che le contraddistingueva dalle donne
libere.
Nel ritornello i fratelli d’Italia sono incitati a stringersi a
coorte che era
un’unità militare dell’esercito dell’antica Roma. Si chiede loro di stringersi in
quella formazione, poiché pronti a morire in battaglia. L’Italia li ha chiamati per
servire il loro paese.
Leggendo la Seconda strofa si sottolinea il sentimento
di sofferenza che
provavano gli italiani nel vedere il loro paese frammentato in diversi regni e per
questo deriso dagli altri paesi stranieri che da secoli li deridevano. Si desta quindi
il popolo unito dal desiderio di diventare un paese unito sotto un’ unica bandiera ed
un’unica speranza.
A seguire, la terza strofa continua ad incitare gli italiani ad unirsi e ad amarsi
poiché con l’Unità e l’amore verranno rivelate le vie di Signore. Si conclude poi
con la promessa dei patrioti di liberare l’Italia che ormai si sentono invincibili per
via della benedizione che gli riserva Dio.
Nella
quarta
strofa
l’Italia
va
dalle
Alpi
alla
Sicilia.
“Dovunque è Legnano” fa riferimento alla battaglia del 1176, quando la Lega
Lombarda sconfisse l’esercito imperiale di Barbarossa. Da quel momento
l’imperatore tedesco non provò più a conquistare l’Italia del Nord.
Viene poi nominato “Ferruccio” che è Francesco Ferrucci, sconfitto nella
battaglia di Gavinana per mano dell’imperatore Calro V d’Asburgo nel 1530.
Venne
poi catturato, fatto prigioniero e ormai inerme, giustiziato da Francesco
Marmaldo,
italiano
che
combatteva
per
l’imperatore.
Ferruccio fu un uomo valoroso e ogni italiano veste i panni di Ferruccio abile e
buono di cuore. Sempre nella stessa strofa vengono nominati i Vespri siciliani che
furono una ribellione popolare scoppiata a Palermo nel 1282 contro gli Angioni. I
vespri fanno anche riferimento alle preghiere del tramonto, che sono annunciate
dalle campane e
ogni volta che queste suonano, è come se il popolo dovesse
insorgere contro l’oppressore straniero.
Con la quinta strofa si critica l’esercito austriaco poiché formato da
mercenari che badano solo al vile denaro “le spade vendute”. Per questo poi si
deride il loro stemma sostenendo che l’aquila d’Austria ha già perso le sue penne.
Si conclude così l’ inno di Mameli che fu scritto ricalcando gli antichi fasti
della Repubblica Romana e delle gesta di Scipione.
Tutto quello che voleva esprimere il giovane scrittore, in quell'inno era
l’orgoglio nazionalistico di Roma unita e indicare a tutti che se uniti si può vincere.
Il valore della forza e della determinazione divennero ben presto la chiave per il
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raggiungimento del loro obiettivo ossia quello di liberare l’ Italia dagli Austriaci e
di unificarla.
Questo sentimento, questa passione per la propria
terra ha fatto si che gli
italiani fossero in grado di compiere gesta di immensa importanza non solo nel
Rinascimento ma durante lo sviluppo delle civiltà mondiali , ed è sempre grazie a
questo Amore che la cultura italiana oggi riveste i panni del futuro della memoria
che ripercorre ben Duemila anni di storia.
Ed io non posso far altro che dire di essere immensamente fiera di essere
italiana.
Do'stlaringiz bilan baham: