L’avventura nelle catacombe le aveva dato un’aria segnata, che la rendeva più umana e
nello stesso tempo ancora più sexy.
– Fabri! Eccoti! Ho temuto… – fece lei e lo baciò in bocca.
L’occhio verde di Ciba si spalancò ed espresse per un decimo di secondo un dubbio,
poi si chiuse e i due rimasero avvinghiati, in un tripudio di flash.
A Simona, a quel punto, come un sipario, cadde la coperta ai piedi mostrando i suoi
100–60–90.
Quando finirono l’ossigeno lei gli poggiò la chioma color savana sul collo e si
asciugò gli occhi lucidi a favore degli obbiettivi. – In questa notte terribile, nonostante
tutto, abbiamo scoperto… – Si rivolse a Fabrizio. – Glielo dici tu?
Fabrizio inarcò un sopracciglio, perplesso. – Che cosa, Simona?
L’attrice rimase interdetta, poi si riprese, piegò di lato la testa e sussurrò imbarazzata.
– Dài, diciamoglielo. Per una volta non ci nascondiamo. Siamo anche noi esseri
umani… Soprattutto oggi. Dopo questa terribile avventura.
– Puoi essere più chiara? – le domandò la giornalista di
Rendez–vous.
– Ecco, non so se posso dirlo.
L’inviato di
Vesta Italiana le puntò il microfono in faccia. – Ti prego, Simona, parla.
Fabrizio capì che la Somaini era un genio, strizzò la chiavetta USB e seppe di amarla.
Quello era il colpo di scena finale, la degna conclusione che lo avrebbe reso l’uomo
più importante della festa, il più invidiato di tutti. Prese aria e disse: – Abbiamo deciso
di fidanzarci.
Scoppiò l’applauso da parte dei giornalisti, dei paramedici e dei curiosi oltre le
transenne.
Simona gli strusciò il naso sul collo come una gattina. – Sarò la sua Marilyn.
Fabrizio chiese un attimo di silenzio. – E volevo festeggiare dandovi una notizia in
anteprima. Ho finalmente finito il mio romanzo – . E aggiunse: – E non lo pubblicherò
con la Martinelli.
La Somaini lo abbracciò forte e sollevò il polpaccio e la deliziosa caviglia. – Tesoro,
che notizia! Non vedo l’ora di leggerlo. Sarà un capolavoro.
Apparve strombazzando una grossa Porsche Cayenne nera. Dal finestrino sbucò il
testone di Paolo Bocchi. Era ancora tutto congestionato. Sull’altro sedile c’era Matteo
Saporelli che russava. – Che festa eccezionale! La migliore degli ultimi anni! Ragazzi,
volete un passaggio?
Fabrizio prese per mano Simona. – Sì, per l’aeroporto.
– Che problema c’è! – disse il chirurgo estetico.
– Dove mi porti, tesoro? – chiese Simona tutta eccitata.
– A Maiorca.
Do'stlaringiz bilan baham: