– Tu sei elettricista, giusto?
Zombie si grattò la nuca. – Be’, si.
– Bene. Al crepuscolo andrai alla centrale elettrica, quella che abbiamo visto appena
entrati. Ti ci introdurrai di soppiatto e toglierai la corrente al parco. A questo punto
senza illuminazione sarà uno scherzo agire. Con il favore delle tenebre rapiremo la
stronza. E per farlo useremo questo – . Sempre dallo zainetto tirò fuori un flaconcino
con un liquido trasparente. – È un anestetico veterinario potentissimo, il Sedaron. Lo
usano per i cavalli. Ne bastano due gocce e sei steso. Questo qui invece l’ho trovato
nelle officine – . Mostrò un tubo di plastica rigida. Poi strappò un foglio dallo stradario e
ci arrotolò un cono. Dalla giacca tolse uno spillo e lo infilò sulla punta del cartoccetto. –
Signori, ecco a voi una cerbottana. Gli indigeni dell’Amazzonia con quest’arma
micidiale ci vanno a caccia. Io a scuola ero un asso con la cerbottana, mi chiamavano
l’Indio. Stendo Larita e poi… – Mostrò sulla mappetta le alture di Forte Antenne. – La
portiamo qui. Dove ci sono i resti di un antico tempio romano. E li si compirà il
sacrificio a Satana – . Li guardò uno a uno. – Bene. Mi sembra di essere stato chiaro. Ci
sono domande?
Zombie sollevò la mano. – Ma io come li taglio i fili, con i denti?
– Tranquillo, anche a questo c’è una risposta. In una scatola di posate ho visto che c’è
un enorme trinciapollo d’argento. Userai quello. Altre domande?
Murder sollevò timidamente l’indice.
– Dimmi.
L’adepto prese un respirone prima di parlare. – Ecco… Mi chiedevo se per caso ci
avevi ripensato al suicidio di massa.
– In che senso?
– Insomma… È proprio necessario?
Mantos strinse i pugni per non arrabbiarsi. – Ma allora non ci siamo capiti? Vuoi
passare il resto della tua vita a marcire in una galera? Io no. In questo modo li fottiamo.
Non ci potranno mai arrestare. Ci dobbiamo sacrificare per salvarci e renderci immortali.
Volete o no diventare un mito?
– In effetti… – ammise Murder.
Gli altri, in silenzio, fecero segno di si con la testa.
– Ottimo. Allora possiamo passare alla fase uno del nostro piano: Silvietta e Murder
andate a recuperare delle divise da camerieri, tu Zombie vai a cercare il trinciapollo,
io…
– Oh! Voi quattro. Che state facendo? – Uno degli uomini di Antonio gli era apparso
alle spalle. – Ho bisogno di una mano. Tu – . Indicò Mantos. – Devi portare una cassa di
Merlot di Aprilia nella villa, veloce.
Mantos si alzò e sussurrò ai suoi adepti: – Ci rivediamo qui tra un quarto d’ora.
Do'stlaringiz bilan baham: