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istituzioni e i suoi simboli, e di nazionalismo, inteso come sentimento della
superiorità della propria nazione rispetto alle altre.
Il patriottismo, ha una propria autonoma tradizione nella storia del pensiero
politico, in primo luogo nelle teorie moderne del buon governo di Machiavelli.
In questa tradizione di pensiero, il patriottismo è l’amore per la patria in un
significato prettamente politico: è cioè amore per il buon governo, inteso come
governo
delle leggi, come politica fondata sulla “virtù civile” e finalizzata alla
realizzazione del “vivere libero”, all’interesse generale e del bene comune.
Nel mio paese, l’Italia, percepisco il nostro, mio, senso di patriottismo solo
in alcune occasioni particolari.
Nelle manifestazioni sportive come le Olimpiadi, i mondiali e le
competizioni nazionali, avverto un forte senso di appartenenza alla mia nazione
quando viene intonato l’inno nazionale, l’inno di Mameli.
Viene generalmente
cantato nel momento in cui un atleta della nostra nazione sale sul podio di una
qualche competizione. Quello è sempre un momento di raccolta dove si elogia
ovviamente lo/la sportivo/a del momento, ma dove ci si raccoglie per onorare il
nostro paese.
Migliaia di ragazzi e ragazze italiani, sportivi, ogni anno si arruolano inoltre,
nell’esercito italiano. Oltre ad essere sportivi della nazione, fanno parte anche del
nostro esercito italiano e ricevono molte onorificenze dal presidente della
Repubblica. È una tradizione molto antica e tipica dell’Italia ed è, nei fatti, un
sostegno diretto dello Stato alle attività
sportive, che ha una storia molto lunga e
caratteristiche molto particolari. Gli atleti militari ricevono un addestramento
apposito, che comprende anche le attività militari di base, e si allenano per la
maggior parte del tempo nei centri sportivi dei loro corpi di appartenenza.
Altri momenti nei quali si evince il patriottismo del mio paese è durante le
ricorrenze nazionali come per esempio la Festa della Repubblica Italiana, il 2
Giugno, oppure la Festa della Liberazione, il 25 Aprile. In queste occasioni, oltre
all’inno italiano, si svolgono concerti, parate, manifestazioni.
Un evento che mi ha sempre reso orgogliosa è il volo delle frecce tricolore
durante la festa della Repubblica. Le frecce tricolore sono una delle pattuglie
acrobatiche, facenti parte dell’aeronautica militare. Il 2
giugno di ogni anno,
svolgono delle acrobazie sopra la città capitale d’Italia, Roma. Composta da dieci
aerei, di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più
numerosa del mondo, ed il loro programma di volo, comprendente una ventina di
acrobazie e della durata di circa mezz'ora, le ha rese le più famose.
Come già detto, tutte queste manifestazioni alle quali ho fatto cenno, hanno
come costante l’inno di Italia, che canta queste parole significative:
Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
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Iddio la creò.
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L'Italia chiamò.
Bisogna a questo punto fare un’importante distinzione tra Patriottismo e
Nazionalismo.
Nazionalismo - Ideologia ispirata all'esaltazione del concetto di nazione, che
si risolve nell'autoritaria affermazione di valori che trascendono le esigenze della
realtà politica e sociale dei paesi stranieri.
“Il patriottismo è quando l'amore per la tua gente viene per primo;
nazionalismo quando l'odio per quelli diversi dalla tua gente viene per primo.”
CHARLES
DE GAULLE
Non bisogna confonderli, in quanto il Nazionalismo è secondo la mia
opinione qualcosa che va a chiudere il contatto con l’esterno, elogiando
esclusivamente il proprio paese senza curarsi di ciò che accade all’esterno del
proprio territorio. Storicamente il nazionalismo, affermandosi, è degenerato in
politiche imperialistiche, mentre il patriottismo è cosmopolita e dunque
internazionalista.
In
alcuni casi, in verità, anche questi due termini sono stati e sono usati
come sinonimi. Solitamente, tuttavia, essi indicano due cose molto diverse: il
primo l’amore per la patria, in particolare per le sue istituzioni e per i suoi simboli,
il secondo un sentimento di natura ben diversa, e cioè l’egoismo nazionale, di
regola legato a visioni di potenza, al senso di superiorità
della propria nazione
rispetto alle altre nazioni e all’idea di un diritto all’espansione della prima ai danni
delle seconde. E come gli apostoli del patriottismo e del sentimento di nazionalità
condannavano in modo netto il nazionalismo, così i teorici del nazionalismo
criticavano in modo altrettanto aspro il patriottismo.
Il patriottismo è sinonimo di sentimento, un sentimento che non deve
escludere, ma accogliere ciò che viene all’esterno.
Essere patriottici non significa essere quindi per forza nazionalisti.
Io personalmente mi sento orgogliosa di essere italiana per tutto l’apporto
che i miei antenati italiani hanno portato nella cultura degli altri paesi europei. La
tradizione storica e culturale dell’Italia è infatti cosi pregna di contenuti che ha
influenzato molti altri popoli, europei e non.
Avendo l’opportunità di viaggiare molto, sono
riuscita a vedere coi miei
stessi occhi l’influenza che il mio paese ha apportato nel resto del mondo. Questo
mi ha anche permesso di capire quanto sia importante accogliere le altre culture,
scoprirle, comprenderle e non giudicarle. Anche vivere per una parte della propria
vita fuori dal proprio paese può, per esempio, fortificare il senso di patriottismo
che a volte nei giovani della mia età si va a perdere.
Ovviamente io mi sono permessa di esprimere unicamente la mia opinione; è
scontato affermare che esistono opinioni discordanti e opposte alla mia.
Il concetto di “patria” è assolutamente opinabile, poiché si può avvertire un
sentimento di patriottismo anche per un paese nel quale non si è nati ma al quale ci
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sentiamo particolarmente legati. “Saremo veramente patriottici quando potremo
sceglierci la patria che vogliamo.”
Voglio concludere questo articolo, trascrivendo due delle più belle citazioni
di personaggi celebri italiani, riguardo la propria patria e il patriottismo.
1.
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un
paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è
qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Ma non è
facile
starci tranquillo.”
CESARE PAVESE
2.
“Io sono orgoglioso di essere cittadino italiano, ma mi sento anche
cittadino del mondo, sicché quando un uomo in un angolo della terra lotta per la
sua libertà ed è perseguitato perché vuole restare un uomo libero, io sono al suo
fianco con tutta la mia solidarietà di cittadino del mondo.”
Туркина А.А.
Краснознаменск, МО
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