Niccolo Ammaniti Che la festa cominci



Download 3,68 Mb.
Pdf ko'rish
bet63/92
Sana06.04.2022
Hajmi3,68 Mb.
#531559
1   ...   59   60   61   62   63   64   65   66   ...   92
Bog'liq
Niccolò Ammaniti - Che la festa cominci1

 
26. 
La luna, una palla in mezzo al cielo, tingeva l’erba d’argento ma Edo Sambreddero 
detto Zombie attraversava la savana a testa bassa senza degnarla di uno sguardo. In una 
mano stringeva il trinciapollo. 
Un venticello leggero, abbastanza freddo da farlo rabbrividire, gli s’infilava nella 
giacca. Il satanista si sfregò le braccia per cercare di togliersi di dosso quel gelo che non 
lo abbandonava più. 
Davanti gli passò un branco di gazzelle seguite da un gruppo di canguri. Nemmeno 
quello spettacolo catturò la sua attenzione. 
Come diceva Amleto? «Questo bell’edificio, la terra, mi sembra un promontorio 
sterile, questa volta d’aria stupenda, quello straordinario firmamento lassù, quel tetto 
maestoso trapuntato di fuochi d’oro, ebbene a me non pare che una massa lurida e 
pestifera di vapori». Sì, la terra era un posto veramente schifoso.
126


Solo in un posto schifoso come questo Silvietta si può sposare con uno come Murder. 
Quando aveva sorpreso i due innamoratini parlare del loro matrimonio, sulle prime 
aveva pensato che fosse uno scherzo. Non può essere vero, continuava a ripetersi mentre 
i due parlavano della chiesa, del ricevimento e delle altre puttanate. Poi aveva visto 
Silvietta piangere di commozione e aveva capito che era tutto vero e qualcosa si era 
seccato per sempre dentro di lui. 
Quando era bambino suo nonno lo portava nell’orto, un piccolo appezzamento sotto il 
viadotto di Oriolo, e gli dava una boccetta di veleno per eliminare le erbacce infestanti. 
«Ne basta una goccia», si raccomandava suo nonno, e Edo con il contagocce faceva 
cadere una sola goccia nera come petrolio sulla cima della pianta, e quella, in meno di 
mezz’ora, perdeva tutti i suoi colori e si trasformava in uno sterpo secco. 
La stessa cosa è successa a me. Silvietta gli aveva seccato il cuore per sempre. 
Quante volte si era lamentata con lui di Murder, che era rozzo e distratto, che si 
scordava sempre il loro mesiversario? 
«Non ci riesco a parlare come con te. Tu sei diverso. Tu mi capisci…» 
Quante notti avevano passato al telefono guardando Amici alla tele e odiando quei 
piccoli mostri senza talento che litigavano, o a parlare di musica, dei Motorhead e 
dell’importanza storica di Denim and Leather dei Saxon? Quante volte il sabato 
pomeriggio si erano fatti via del Corso avanti e indietro dimenticandosi del tempo che 
passava, dei saldi nei negozi, della gente intorno a loro, della corriera che li riportava a 
casa? 
D’accordo, non erano fidanzati. Lei stava con Murder. Ma che aveva più di lui quel 
ciccione con la forfora? 
Va bene, lui era affetto da alitosi congenita, però aveva letto su internet che esisteva 
una cura definitiva con le cellule staminali. In Italia era vietata, ma appena sua madre 
fosse morta, avrebbe ricevuto in eredità le monete d’oro di papa Luciani e avrebbe avuto 
i soldi per andarsi a curare in America. 
Una volta Murder era andato a trovare la zia a Follonica e loro due erano andati a 
cena alla pizzeria Jerry2.  Era stata una serata speciale, si era creata un’intimità unica. 
Lei gli aveva raccontato delle paure che aveva da piccola, del sogno di diventare una 
regina del death metal. 
Dopo l’aveva accompagnata a casa e l’aveva salutata con il solito rispettoso bacio 
sulla guancia, ma lei con le labbra gli aveva sfiorato l’angolo della bocca. Era stato solo 
un attimo, eppure la pelle, li dove Silvietta aveva poggiato il bacio, gli era rimasta 
sensibile come quando ti bruci con una forchetta incandescente. 
Per mesi ci aveva ripensato a quel bacio. Se lui, come un idiota, non avesse spostato 
la testa, probabilmente si sarebbero baciati in bocca. 
Si poggiò il dito sull’angolo scottato. Provò un brivido e strinse i denti per non 
mettersi a piangere. Ripensò alla notte del sacrificio nel bosco di Sutri. Gli altri si erano 
limitati a scoparsela e a venirle addosso come un branco di cani arrapati. Lui no, per lui 
era stato diverso, lui ci aveva messo amore e quando finalmente era venuto si era 
127


adagiato sui suoi piccoli seni bianchi con le lacrime agli occhi, con la voglia di prenderla 
e portarla via. 
E dopo che l’avevano seppellita viva, senza farsi vedere dagli altri aveva smosso la 
terra in modo che Silvietta potesse riemergere dalla fossa. Quando l’aveva rivista, tre 
giorni dopo, seduta su una panchina davanti al cinema, aveva capito che quella ragazza 
incredibile era la donna della sua vita. 
E ora aveva scoperto che quei due si sposavano. 
Biscottino. 
Non c’era molto da aggiungere, se non che non aveva più senso vivere.

Download 3,68 Mb.

Do'stlaringiz bilan baham:
1   ...   59   60   61   62   63   64   65   66   ...   92




Ma'lumotlar bazasi mualliflik huquqi bilan himoyalangan ©hozir.org 2024
ma'muriyatiga murojaat qiling

kiriting | ro'yxatdan o'tish
    Bosh sahifa
юртда тантана
Боғда битган
Бугун юртда
Эшитганлар жилманглар
Эшитмадим деманглар
битган бодомлар
Yangiariq tumani
qitish marakazi
Raqamli texnologiyalar
ilishida muhokamadan
tasdiqqa tavsiya
tavsiya etilgan
iqtisodiyot kafedrasi
steiermarkischen landesregierung
asarlaringizni yuboring
o'zingizning asarlaringizni
Iltimos faqat
faqat o'zingizning
steierm rkischen
landesregierung fachabteilung
rkischen landesregierung
hamshira loyihasi
loyihasi mavsum
faolyatining oqibatlari
asosiy adabiyotlar
fakulteti ahborot
ahborot havfsizligi
havfsizligi kafedrasi
fanidan bo’yicha
fakulteti iqtisodiyot
boshqaruv fakulteti
chiqarishda boshqaruv
ishlab chiqarishda
iqtisodiyot fakultet
multiservis tarmoqlari
fanidan asosiy
Uzbek fanidan
mavzulari potok
asosidagi multiservis
'aliyyil a'ziym
billahil 'aliyyil
illaa billahil
quvvata illaa
falah' deganida
Kompyuter savodxonligi
bo’yicha mustaqil
'alal falah'
Hayya 'alal
'alas soloh
Hayya 'alas
mavsum boyicha


yuklab olish