esperti
provenienti da
37 paesi
oltre a due esperti rappresentanti la
FAO
e
l’
OCSE
hanno partecipato al 9
°
Meeting del
Club of Bologna, organizzato sotto gli auspici
della CIGR, per discutere i due seguenti argo-
menti:
1)
Coltivazione del terreno: nuovi metodi
e nuove tecnologie.
2)
Prove ufficiali di valutazione dei tratto-
ri e delle macchine operatrici: uno
strumento per consentire agli agricol-
tori di verificare le prestazioni, la sicu-
rezza e la protezione ambientale.
Una breve sessione dei lavori è stata, inoltre, de-
dicata al tema ”L’
Industria dei trattori in In-
dia”
, come informazione preliminare su un argo-
mento che sarà discusso approfonditamente nel
1999.
I partecipanti unanimemente hanno raggiunto le
seguenti:
Conclusioni e Raccomandazioni
1.
Coltivazione del terreno: nuovi metodi e
nuove tecnologie
Questo importante argomento è stato discusso
sulla base delle relazioni introduttive presentate
da: L.
Cavazza
(Italia), H.J.
Heege
(Germania),
W.C.T.
Chamen
(U.K.) e El H.
Bourarach
(Marocco), per il comparto della ricerca, e da P.
Celli
(Italia), H.
Weiste
(Germany) e M.
Ho-
dge
(U.K.) in rappresentanza dei costruttori.
Le posizioni espresse nelle varie relazioni rifletto-
no le differenti condizioni pedoclimatiche che ca-
ratterizzano le regioni di origine dei diversi relato-
ri. L.
Cavazza
ha estesamente discusso i metodi
di lavorazione del suolo praticabili, concludendo
che – in base alle molte e complesse azioni della
lavorazione e alla loro interazione con i fattori a-
gronomici – non è possibile identificare una tecni-
ca come la migliore in assoluto. La scelta va,
dunque, effettuata in base alle specifiche condi-
zioni pedo-climatiche e all’esperienza
dell’agricoltore. Alcune tecniche di lavorazione
sono molto efficienti nel controllo dell’erosione e
nella realizzazione di una struttura stabile, ma i lo-
ro effetti sono più o meno rilevanti a seconda del-
le condizioni. L’orientamento mondiale indica una
certa diffusione del “minimum tillage”, delle prati-
che di non-lavorazione anche se gli sviluppi futuri
sono incerti. Per alcune colture estensive questo
dipenderà, soprattutto, dall’evoluzione della tec-
nica di utilizzo degli erbicidi, mantenendo
l’inquinamento chimico ambientale a livelli accet-
tabili. Il principale criterio di scelta, per
l’agricoltore, riguarda il costo di svolgimento del
lavoro e delle relative attrezzature, oltre che
l’adattamento ai terreni, le condizioni climatiche,
le rese. I pubblici amministratori possono interve-
nire indirettamente allo scopo di migliorare le
condizioni economiche, il benessere sociale e la
protezione ambientale nel quadro di
un’agricoltura sostenibile.
H.J.
Heege
ha sottolineato l’esigenza che futuri
metodi di coltivazione e le relative tecnologie sia-
no caratterizzati dal migliore adattamento alle
condizioni climatiche. In particolare, ha discusso
l’importanza della densità e delle dimensioni delle
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