A camperio 15-25 luglio 2005



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#11136
DALLA 5 ELEMENTARE ALLA 3 MEDIA



a CAMPERIO 15-25 luglio 2005

Una straordinaria esperienza di vacanza insieme in Svizzera

nella valle del Blenio in Canton Ticino.

Alloggeremo in autogestione presso la casa la "Montanina"

a 1200 metri s/m

La casa è circondata da un vasto giardino camere multiple, salone con terrazzo, spazio giochi, refettorio.




La quota di partecipazione per 11 giorni

è di 250 Euro tutto compreso

Vitto, alloggio, trasporti.

Per informazioni ed iscrizioni

sino ad esaurimento posti

in Oratorio a Cornate da don Fabio



Valle di Blenio
Le località principali della Valle Olivone è la località principale dell'alta valle, dove sono a disposizione dell'escursionista negozi di alimentari, alloggi, un negozio di sport e altri servizi tra cui, ad esempio, una palestra d'arrampicata. La Valle di Blenio non propone tuttavia solamente attività inerenti gli sport alpini: è possibile anche godere di visite di carattere culturale, come per esempio ai Musei di Olivone e Lottigna.

Da Campo Blenio e Ghirone si parte per raggiungere la stupenda regione della Greina, che offre splendide gite sia durante la stagione estiva, sia durante quella invernale. Da Ghirone si può salire, a piedi, in automobile o in autopostale, fino alla diga del Luzzone: un lago artificiale sul cui sbarramento è stata costruita la palestra d'arrampicata più lunga d'Europa. Per chi non soffre di vertigini è offerta pure la possibilità di dondolare nel vuoto grazie al pendolo, una sorta di altalena sopra la diga.

Se da Olivone si prosegue la strada verso il passo del Lucomagno, si passa da Campra: qui è possibile praticare lo sci nordico ed il pattinaggio (pista di ghiaccio naturale), vi è possibilità di alloggio.
Cosa si deve assolutamente vedere

Questi consigli sono tratti da [Montagne e valli ticinesi in rampichino, Itinerario 1, Il passo dell'Uomo e la Val di Blenio, edizioni BSI, 1995]


Passo dell'Uomo

Il Passo dell'Uomo è un ampio valico, punti di unione tra la Val Piora e la Val Termine [nella regione del Lucomagno]. Era molto frequentato in passato per l'importanza che rivestiva nei contatti agricoli e commerciali tra l'alta Leventina e la vallata che conduce a Disentis. Il Passo dell'Uomo fa da spartiacque tra il bacino idrografico del Reno e quello del Po.


Passo del Lucomagno

Il Passo del Lucomagno era già utilizzato dai romani. L'ospizio fu eretto nel 1374 dall'abate di Disentis. Sono ancora visibili, in più punti, i resti della vecchia strada che sarebbe stata percorsa da Carlo Magno, Enrico IV e Federico Barbarossa. La carrozzabile fu completata nel 1820.

La regione del Lucomagno presenza un aspetto naturalistico degno di nota. La natura calcarea della roccia ha dato origine a numerose doline (cavità di origine carsica) dovute all'azione solvente dell'acqua, arricchinta di CO, nei terreni calcarei. Nella zona del Lucomagno sono visibili numerosi fenomeni carsici di superficie. Il pascolo è infatti costellato da centinaia di buche più o meno circolari dai diametri che vanno da uno a 100 m, le cosiddette doline. L'acqua, arricchita di anidride carbonica, penetra nelle fessure della roccia e l'azione corrosiva provoca un allargamento del canale di infiltrazione. Col passare del tempo ciò porta alla formazione della dolina, di un imbuto superficiale più o meno aperto. Le rocce carsificabili del Lucomagno sono state localizzate in una striscia di marmi e dolomie del periodo geologico chiamato Triassico. L'acqua scorre nelle fessure di queste rocce, scompare per poi riapparire improvvisamente più in basso in località Pertusio, come sorgente del Brenno.
Il Pertusio e la sorgente del Brenno

A Pertusio non deve sfuggire la "sorgente valchiusana" del Brenno del Lucomagno che sgorga da un'apertura bassa e rocciosa. Si tratta di un fenomeno molto affascinante. Si racconta che prima della frana del 1938 v'era, a Pertusio, un laghetto pericoloso per le sue sabbie mobili in grado di inghiottire anche una persona!


Ad Olivone

A Olivone è possibile visitare il museo etnografico che ha sede nella Cà da Rivöi, edificio del XVII secolo. Esso offre la possibilità di conoscere il ricco patrimonio della civiltà contadina della Valle di Blenio attraverso numerose testimonianze etnografiche.


Marolta
Marolta, piccolo villaggio isolato e tranquillo, fra prati ben curati, con qualche ceppo di vite, è di notevole pregio paesaggistico. Si possono ammirare diverse case dall'architettura bleniese. Una di queste abitazioni ha la parete principale decorata con affreschi.
La chiesa di San Carlo a Negrentino

A Negrentino, la chiesa di San Carlo "in posizione molto elevata sulla valle: uno dei più significativi esempi del romanico lombardo in Svizzera, contiene uno straordinario insieme di affreschi tardogotici. La chiesa, documentata dal 1214, sorge solitaria sul margine dell'antica strada del passo del Nara [...] Venne eretta in due tappe successive [...] la navata più antica, del tardo secolo undicesimo, venne ingrandita verso sud in epoca indeterminata, ma forse già nel tredicesimo secolo [...] Nei secoli dodicesimo e tredicesimo fu poi innalzato il campanile isolato a nord". [tratto da: Guida d'arte della Svizzera Italiana, Società ticinese per la conservazione delle bellezze naturali ed artistiche, 1980].


Semione
A Semione si possono vedere le rovine del castello di Serravalle costruito tra il 1162 ed il 1168; nel 1176 vi soggiornò Federico Barbarossa, nel 1182 fu distrutto dai milanesi. Sulle mura interne dell'Ossario di Semione una scritta indica il livello raggiunto dall'acqua nel 1513 quando tutta la bassa Blenio era stata inondata in seguito allo scoscendimento del Monte Crenone. Infatti, nel 1512, una frana aveva ostruito la valle a sud di Loderio creando uno sbarramento dietro il quale si erano accumulate le acque del Brenno. Si era poi formato un lago che aveva raggiunto la parte bassa di Semione. Tre anni dopo il cedimento della montagna, il 20 maggio 1515, avvenne la catastrofe; la diga di trattenuta cedette e la buzza si abbatté su Biasca e nella valle del Ticino provocando oltre un centinaio di morti.
Alcune caratteristiche della Valle del Sole

La vetta principale della Valle di Blenio è l'Adula, che è pure la montagna più alta del Canton Ticino con i suoi 3402 m. A proposito della Valle del Sole troviamo alcune annotazioni interessanti nel capitolo La flora e la fauna delle Alpi ticinesi orientali, di Angelo Valsecchi (in Alpi ticinesi 3 [2]), che riportiamo di seguito.


La regione presentata… offre un'incredibile varietà di ambienti naturalistici. Il punto più elevato è raggiunto dalla cima dell'Adula con i suoi 3402 m di altitudine, il punto più basso è Castione, situato a quota 240 m. I dislivelli da superare sono spesso elevatissimi… Da Dangio alla cima dell'Adula i metri da superare sono quasi 3000. In qualsiasi escursione si osservano quindi, in una rapida successione, tutte le fasce altitudinali… Sui suoli ricchi di carbonati (Gana Negra, Scopi, Bresciana,...) cresce la stella alpina (Leontopodium alpinum), il fiore della montagna più famoso. Originario delle steppe asiatiche, è stato spinto in queste zone dalle ultime glaciazioni. La Valle di Blenio è, tra le zone che giungono fino al limite della foresta, la regione ticinese più ricca di specie vegetali. La presenza di numerosi stagni e torbiere, nella zona tra Piora e il Lucomagno, nell'altopiano della Greina, a Crap la Crusc… offre preziosi ambienti scientifici, veri e propri laboratori per gli studi degli organismi in alta quota.

La foresta di pino cembro… e larice… nella zona del Ritom e del Lucomagno è un ambiente spettacolare e suggestivo, unico nel Ticino. Le due piante hanno in comune l'estesa capacità di resistere alle basse temperature invernali. Questa foresta alpina offre protezione a una moltitudine di animali.
I fenomeni glaciali nella regione dell'Adula, in val Cadlimo, in val Camadra, al Terri, sono maestosi ed interessanti. Infatti si possono osservare, oltre ai vari crepacci, alle mutevoli colorazioni e sculture sul ghiaccio, le morene, i cuscinetti erbosi
ecc.
Come queste righe lasciano intendere, la Valle di Blenio offre uno spettacolo naturale raro e stupendo, degno di una visita. In queste pagine potrete trovare una serie di itinerari, siano essi escursionistici, alpinistici o quant'altro: essi sono però solo degli spunti, delle idee per conoscere questa regione che offre all'escursionista ed al visitatore, paesaggi naturali splendidi.
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