23 Settembre 2012, il Farmers' Market della Certosa di Pavia
a Fortunago
con il Campionato Italiano Rievocazione Storica 2012 del Moto Vespa Club
Domenica 23 Settembre 2012
Dalle 9 alle 18
Fortunago (Pv), centro storico
Ingresso gratuito
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it
Certosa di Pavia, Settembre 2012. Il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia anche questa domenica si fa itinerante e si sposta con le sue eccellenze enogastronomiche locali dall’area antistante il complesso monumentale a pochi chilometri dal capoluogo in quel di Fortunago, borgo di poche centinaia di abitanti facente parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia”, situato sulle suggestive colline dell’Oltrepò a circa 480 metri sul livello del mare.
L’occasione è data dal Campionato Italiano Rievocazione Storica 2012 del Moto Vespa Club di Fortunago che si terrà domenica 23 Settembre (http://www.vespacluboltrepo.it/index.html
in allegato la locandina).
Dalle 9 alle 18 i produttori che aderiscono a questa iniziativa saranno a disposizione di vespisti, turisti del gusto, fooders, curiosi golosi ed enogastronauti con le loro specialità e i loro banchi d’assaggio e acquisto. Oltrepò, Lomellina e Pavese sono qui rappresentati con il meglio dei loro prodotti tipici: salame e patè d'oca, Salame di Varzi, vini DOC dell'Oltrepò Pavese, formaggi tipici, riso del Pavese, miele, salse, funghi, specialità dolciarie come le offelle di Parona. Ospiti fissi i vini, i succhi e le passate del Monferrato. Sarà possibile inoltre trovare la pasta fresca, dolcezze al cioccolato, grappa e liquori, birra artigianale, formaggi della Val Staffora, vaccini e di capra. Una vetrina per le tipicità a filiera corta di questo triangolo del gusto steso tra le province di Pavia, Alessandria e Piacenza. Tra le prelibatezze da degustare e acquistare anche il salame di struzzo.
Fortunago fa parte del circuito de I Borghi più belli d’Italia: il suo Primo Cittadino, Pierachille Lanfranchi, è tra i vice presidenti del club dedicato alle più belle località del Belpaese. Il nome rivela le origini celtiche del luogo: la fonte d’acqua perenne qui situata darebbe infatti origine alla denominazione (Fortunacus ha desinenza -aco che è contrazione di mag, ovvero casa presso un'acqua). Secondo un’altra scuola di pensiero, invece, il nome rimanderebbe alla dea Fortuna, a memoria di un tempio dedicato alla divinità pagana. “Un piccolo mondo antico nascosto tra i boschi”, recita la sua scheda sul sito dell’associazione: tra i siti da vedere la torre dell'antica rocca, insieme a un tratto di mura; la chiesa parrocchiale della seconda metà del Cinquecento; un oratorio risalente al XVII secolo. Intorno un paesaggio di rara bellezza. Ma l'ingresso nell'Olimpo dei Borghi più belli d'Italia Fortunago lo deve a un attento e funzionale recupero delle atmosfere del passato: le facciate tutte in pietra a vista, i serramenti di legno in tinta naturale, la pavimentazione delle strade in mattonelle di porfido, l'illuminazione curata e soffusa, le panchine di legno, i cestini in ghisa, l'attenzione estrema per il verde pubblico, rendono questo paese adagiato sulle colline dell'Oltrepò pavese un perfetto esempio di equilibrio tra modernità e tradizione. Il recupero architettonico nel rispetto delle forme e dei materiali originari implica che alluminio, tapparelle, intonaci lisci siano banditi. Ed è così che in Fortunago rivive con naturalezza e semplicità quel piccolo mondo antico fatto di eventi minimi e di nostalgia per ciò che non c'è più.
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it
Ufficio Stampa
Simonetta Tocchetti
Simonetta.tocchetti@libero.it, 338/8542088
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