Silvia Ronchey
Università di Roma 3, Rome, Italy;
s.ronchey@gmail.com
Presentazione dell’edizione italiana della
Biblioteca
di Fozio curata da L. Canfora
Nell’incontro su “Life and works of Photius of Constantinople” presenterò brevemente al
pubblico del XXIII Congresso di Studi Bizantini di Belgrado la prima traduzione italiana integrale
della
Biblioteca
di Fozio, che viene finalmente offerta ai lettori, per i tipi della Scuola Normale di
Pisa, dopo decenni di lavoro d’équipe condotto da Luciano Canfora e dalla sua scuola.
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Oltre alla preziosa
Introduzione
di Luciano Canfora e alla cruciale
Nota sulla tradizione
manoscritta
di Stefano Micunco, il volume include un commento sistematico ed essenziale, curato
da Nunzio Bianchi e Claudio Schiano, che accompagna il lettore nella selva fittissima dell’erudizione
racchiusa, e talvolta dissimulata, in quest’opera non certo originariamente destinata alla circolazione
libraria, ma nata come strumento di difesa della cerchia raccolta intorno al patriarca e variamente
bersagliata dall’ala avversaria della chiesa bizantina.
Nella cerchia di studiosi e filologi raccolta a sua volta intorno a Luciano Canfora, e in
particolare nella squadra dei trentadue traduttori della
Biblioteca
foziana, spiccano, oltre a Canfora
stesso, a Micunco, a Bianchi e a Schiano, vari altri bizantinisti italiani della generazione più giovane:
anzitutto Luciano Bossina e Tommaso Braccini; e poi Margherita Losacco, Rosa Otranto, Pasquale
Massimo Pinto ed altri ancora. A fronte figura il testo greco, migliorato rispetto all’unica moderna
edizione circolante, quella della Collection Budé. Al termine, l’indice analitico di Immanuel Bekker
fornisce al lettore una preziosa chiave per la consultazione.
Silvia Tessari
Falcade, Italy;
silvia.tessari@unipd.it
Photius as Hymnographer. A Problematic Identity behind the Name
Under the name Photius several hymns have come down to us (mainly canons – among which
we mention at least the hymnographic series dedicated to the Virgin, the Holy Trinity, St. John the
Theologian, St. Nicholas, but also stichera, idiomela and prosomoia), recently edited by me (2014,
Edizioni dell’Orso/Fondazione Ugo e Olga Levi). The purpose of my speech is to clarify which internal
elements (lexicon, grammar, poetic style, including rhetoric figures, metric, and music) and external
(palaeographic tradition, provenance of the
testimonia
, information brought from coeval sources)
can
bring light on the identity of the author – but I believe authors – who wrote them. Though these
elements are relatively scarce in quantity, they help us to divide in different sets the received
corpus
and
to attribute to the patriarch only a subset of the total, with a certain amount of sureness.
I will moreover summarize the clues (structure of the hymns, dating of the sources hitherto
identified, quotes or echoes from other authors – though very rare –, use of specific hagiographical
sources) useful to check the supposed dating of these hymns, comparing it with the time span in
which Photius the patriarch lived.
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