Niccolo Ammaniti Che la festa cominci



Download 3,68 Mb.
Pdf ko'rish
bet58/92
Sana06.04.2022
Hajmi3,68 Mb.
#531559
1   ...   54   55   56   57   58   59   60   61   ...   92
Bog'liq
Niccolò Ammaniti - Che la festa cominci1

 
 
22. 
Il leader delle Belve di Abaddon era carico d’energia, stava andando dritto verso la 
morte e aveva di nuovo le sue Belve con sé. Si voltò per dirgli di intonare un canto 
propiziatorio a Satana e vide Murder e Silvietta che avanzavano sereni, mano nella 
mano, come se stessero partecipando a una scampagnata. Murder è proprio fortunato, si 
disse Mantos.
A Saverio Moneta, in quarant’anni di vita, non era mai successo di essere amato in 
quel modo. Prima di Serena il leader delle Belve aveva avuto solo un paio di avventure 
negli anni bui di ragioneria. Storie così, roba di un paio di settimane, in cui ci si mette 
insieme perché se stai con una sei meno sfigato agli occhi dei compagni di scuola. Più 
che di fidanzamenti si trattava di associazioni di mutuo soccorso. 
Serena Mastrodomenico invece l’aveva notata appena era stato assunto al mobilificio. 
Cosi scura e magra gli ricordava tantissimo Laura Gemser, l’attrice di Emanuelle nera. 
Un topos onanistico della sua pubertà.
Era pazzo di Serena, ma non vedeva modo di poterla avere. Lui era l’ultimo dei 
ragionieri e lei la figlia del padrone. Sfilava come una dea in minigonna attraverso i 
corridoi del mobilificio e Saverio sognava solo di poterle parlare, di invitarla a cena sul 
lago di Bracciano. Lei però non lo degnava di uno sguardo. Anche se gli passava davanti 
tutti i giorni, non lo aveva nemmeno mai notato. Ed era giusto così. Perché una donna 
raffinata e di mondo doveva essere interessata a una nullità come lui? Uno che non 
aveva nemmeno la macchina per tornarsene a casa. Uno che aveva perso la vista 
leggendo tomi sui misteri dei Templari e del Triangolo delle Bermude? 
Una sera Saverio era in ufficio a ricontrollare per l’ennesima volta il bilancio 
semestrale. I suoi colleghi erano andati via e lui era solo nel mobilificio. Aveva 
comprato un trancio di pizza con funghi e gamberetti e ogni tanto gli dava un morso, 
stando attento a non macchiare i registri. Aveva le cuffie e sentiva a tutta forza la 
Cavalcata delle Valchirie. 
A un tratto aveva sollevato gli occhi. Dall’altra parte del corridoio la porta dell’ufficio 
di Egisto Mastrodomenico era aperta e la stanza illuminata. 
Il vecchio non poteva essere. Era partito per la Fiera del mobile rustico di Vercelli. 
Un ladro si era introdotto e lui non se n’era accorto? Stava per chiamare la sorveglianza, 
quando dalla stanza era uscita Serena con un sacco di buste dello shopping in mano. Il 
cuore di Saverio Moneta era esploso. Tremando si era tolto le cuffie e aveva sollevato 
timidamente una mano per salutare, ma lei nemmeno aveva risposto. Però poi era tornata 
indietro e aveva piegato la testa per osservarlo meglio.
– Tutto solo? 
117


– Be’… sì… – era riuscito a dire cercando di tenersi dritto sulla sedia. 
Lei era entrata nell’ufficio contabilità e si era guardata intorno come a controllare che 
veramente non ci fosse nessuno. Saverio non l’aveva mai vista così in forma. Doveva 
essere andata dal parrucchiere e aveva una tutina rosa aderente come una pelle di 
serpente, la zip bene aperta sul décolleté e stivali di pelle bianca che le arrivavano alle 
ginocchia. Alle orecchie le pendevano due cerchi d’oro grandi come cd.
– Ti annoi? 
– No, – aveva risposto Saverio di getto, poi aveva pensato che nessuno sano di mente 
si diverte a controllare i bilanci semestrali e aveva corretto: – Un po’… Ma tanto tra 
poco finisco. 
Lei si era data una ravviata ai capelli e gli aveva chiesto: – Ti va un pompino? 
A Saverio era sembrato che gli avesse chiesto se voleva un pompino. Ma doveva aver 
capito male. Doveva avergli chiesto se voleva un cappuccino. 
– Il distributore è rotto… Dovrebbero ripararlo in settimana. 
– Ti ho domandato se ti va un pompino. 
Saverio non poteva credere alle sue orecchie. Forse i funghi della pizza erano 
allucinogeni. 
Continuava a guardarla a bocca spalancata, come un idiota. 
– Allora? – Lei, masticando la gomma, aveva ripetuto la domanda proprio come se gli 
chiedesse se voleva un cappuccino. 
– Come? 
– Lo vuoi o no? – Serena cominciava a stufarsi. 
– Come? – La mente di Saverio era in stallo. 
– Non lo conosci? Il pompino è una pratica sessuale per cui io ti prendo in bocca 
l’uccello e lo ciuccio. 
Perché gli stava facendo questo? Che le aveva fatto di male? 
Era ovvio. Era una trappola per poterlo accusare di molestie sessuali come nei film 
americani. 
– Vabbe’ ho capito – . Serena era passata intorno alla scrivania, si era accucciata, si 
era data un’aggiustata ai capelli, si era tolta di bocca la gomma da masticare e 
gliel’aveva consegnata.
– Tienila, per favore. 
Saverio aveva stretto il chewing–gum tra le dita mentre la figlia del suo principale, 
con la stessa fredda abilità di un’infermiera che leva i vestiti a un ferito, gli slacciava la 
cinta e sbottonava la patta dei pantaloni. 
– Potrebbe piacerti – . Gli aveva abbassato le mutande e osservato l’uccello senza fare 
commenti. Poi con la destra glielo aveva afferrato, lo aveva soppesato e lo aveva 
strizzato come si farebbe con la mammella di una vacca. Con la sinistra invece gli aveva 
preso lo scroto e cominciato a far roteare i testicoli nel palmo della mano come fossero 
due palline cinesi antistress. 
Saverio, a gambe larghe, stringeva i braccioli della poltrona con un’espressione di 
118


paura dipinta sulla faccia. Era strabiliante ciò che stava combinando quella donna col 
suo apparato riproduttore. 
Ma lo spettacolo non era ancora finito. Serena aveva spalancato la bocca, con la 
lingua piccola e appuntita si era umettata le labbra e poi lo aveva ingoiato tutto quanto, 
fino alle palle. Saverio era talmente terrorizzato da non provare neppure piacere, ma poi 
era bastato capacitarsi che Serena Mastrodomenico custodiva nella sua bocca tutto il suo 
cazzo per strappargli un orgasmo esplosivo e imbarazzante. 
Lei si era passato il dorso della mano sulla bocca, lo aveva guardato negli occhi e gli 
aveva domandato con una vocina soddisfatta: – Senti, domani, mi accompagneresti da 
Ikea? 
Lui aveva risposto un solo e semplice: – Sì. 
Quello era stato il primo sì. Il primo di una sequela infinita. 
Saverio Moneta, da quel giorno, da oscuro ragioniere si trasformò in sherpa durante le 
razzie che Serena compiva nei centri commerciali, in autista del suo Suv, fattorino, 
facchino, pony express, idraulico, riparatore di antenne paraboliche, marito e padre dei 
suoi figli. 
Ah, quello fu il primo e ultimo pompino che ricevette in dieci anni di convivenza con 
Serena.
Mantos osservò Murder e Silvietta. 
Lui grande e grosso e lei così piccola. Lei che gli dava dei finti calcetti per farlo 
muovere. Lui che rideva e s’inchiodava apposta. 
Saverio cercò nella memoria una passeggiata con Serena. Mai fatta. Forse da Ikea. Lui 
che spingeva il carrello, lei avanti che parlava al telefonino. 
Quei due invece, guardandoli, capivi che erano complici. Da quando si erano 
conosciuti in treno parlando della loro passione per l’heavy metal e la Lazio, non si 
erano più lasciati. Se uno leggeva un libro, anche l’altra doveva leggerlo. Quel modo di 
toccarsi, di sfiorarsi che avevano. Sapevano di poter contare l’uno sull’altra. 
Come se gli avessero tolto una benda dagli occhi vide l’orrore. Aveva convinto dei 
ragazzi che si amavano ad ammazzarsi per un suo problema. 

Download 3,68 Mb.

Do'stlaringiz bilan baham:
1   ...   54   55   56   57   58   59   60   61   ...   92




Ma'lumotlar bazasi mualliflik huquqi bilan himoyalangan ©hozir.org 2024
ma'muriyatiga murojaat qiling

kiriting | ro'yxatdan o'tish
    Bosh sahifa
юртда тантана
Боғда битган
Бугун юртда
Эшитганлар жилманглар
Эшитмадим деманглар
битган бодомлар
Yangiariq tumani
qitish marakazi
Raqamli texnologiyalar
ilishida muhokamadan
tasdiqqa tavsiya
tavsiya etilgan
iqtisodiyot kafedrasi
steiermarkischen landesregierung
asarlaringizni yuboring
o'zingizning asarlaringizni
Iltimos faqat
faqat o'zingizning
steierm rkischen
landesregierung fachabteilung
rkischen landesregierung
hamshira loyihasi
loyihasi mavsum
faolyatining oqibatlari
asosiy adabiyotlar
fakulteti ahborot
ahborot havfsizligi
havfsizligi kafedrasi
fanidan bo’yicha
fakulteti iqtisodiyot
boshqaruv fakulteti
chiqarishda boshqaruv
ishlab chiqarishda
iqtisodiyot fakultet
multiservis tarmoqlari
fanidan asosiy
Uzbek fanidan
mavzulari potok
asosidagi multiservis
'aliyyil a'ziym
billahil 'aliyyil
illaa billahil
quvvata illaa
falah' deganida
Kompyuter savodxonligi
bo’yicha mustaqil
'alal falah'
Hayya 'alal
'alas soloh
Hayya 'alas
mavsum boyicha


yuklab olish