International congress of byzantine studies belgrade, 22 27 august 2016

Snežana Milinković
University of Belgrade, Faculty of Philology, Belgrade, Serbia; 
[e-mail]
„I greci“ nella letteratura italiana da G. Boccaccio fino
alla prima metà del secolo XV
Nel presente contributo, attraverso l’analisi degli esempi tratti dal „Decameron“ e dalla 
commedia rinascimentale, l’autrice cercherà di dimostrare che, a differenza degli studi filologici e 
teologico-filosofici, la produzione prettamente letteraria mantiene il nucleo essenziale dell’immagine 
del „greco“ ereditato dal periodo precedente che impersona la dimensione retorica – da leggere 
come autosufficiente e sostanzialmente falsa – del discorso. Gli esempi potrebbero assumere una 

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valenza in più se si considera che, parallelamente, proprio sulla spinta di G. Boccaccio e della sua 
cerchia preumanistica formatasi a Firenze sul finire del Trecento, e poi grazie a Giovanni Pico della 
Mirandola e a Marsilo Ficino, fino al celebre tipografo Aldo Manuzio, l’interesse rinnovato per la 
lingua e gli autori greci, nonostane la centralità della tradizione latina, cresce in quantità e in qualità, 
colmando la lacuna creatasi nei secoli precedenti.

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BYZANTIUM AND THE WEST
Conveners: 
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, 
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Gyula Mayer
, 
Der Plutarch des Janus Pannonius
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Changing Tradition: On Psellos’ Didactic Poem on Medicine
László Horváth
, 
Der alte Ritter
Tamás Mészáros
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On the 
Life of Chalcocondyles
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Analyse manuscriptologique complexe du codex d’Iviron N
o
. 463
Dóra E. Solti
, 
Das Byzanzbild der modernen ungarischen Literatur