LE UNITÀ FRASEOLOGICHE
Negli ultimi decenni l'esistenza della fraseologia come la disciplina linguistica autonoma non è più discutibile, aprendo così il problema della terminologia dell'unità fraseologiche di base risultante dall'assenza di criteri unici per determinarla (Kovačević, 2012: 5).
Gli ultimi 30 anni del secolo scorso erano anni in cui teorici linguistici e lessicografi si sono occupati di questo problema e al centro dei loro interessi mettono le unità fraseologiche, le quali durante gli anni hanno ricevuto diversi nomi come: word-combinations, phrasal lexem, fixed expression, idiom ecc. grazie a cui, oggi nella letteratura troviamo numerosi nomi per indicare l'unità fraseologica. Il termine frase entra in uso sotto la linguistica americana (phrase) negli anni '50 e '60 del XX secolo come espressione di tutte le parole in sintassi. Il termine idioma appare in parallelo nella letteratura americana, russa e francese e si riferisce al significato di unità multi-parole a due livelli (significato letterale e significato figurato). Il termine frazeologizm appare nella linguistica russa dove si è iniziato ad usare come la sostituzione del termine unità fraseologica (Kovačević, 2012: 6-7).
Skytte (1998) si occupava delle unità fraseologiche e in uno suo articolo costruisce una tassonomia delle unità fraseologiche, le quali definisce come “… espressioni linguistiche, formate da due o più elementi lessicali liberi, il significato delle quali non è direttamente deducibile dal significato dei singoli elementi e la cui combinazione è consolidata da una certa frequenza di uso…” (in Emmi, 2005-2008: 677). Anche, lì nota la fissità o invariabilità come uno dei tratti preponderanti dei costrutti fraseologici, i quali sono riconoscibili nei diversi livelli linguistici, ma per lo più sul piano sintattico perché nella struttura interiore l’unità fraseologica non accetta nessuna inserzione di nuovi elementi e nella struttura esteriore l’unità fraseologica si comporta come un’unica parola. Nello stesso articolo Skytte (1998) offre una classificazione delle unità fraseologiche, la quale avviene secondo i quattro criteri cui definisce:
la commutabilità – l'eventualità di far sostituire l'unità fraseologica con un singolo lessema
la produttività lessicale – la possibilità di costruire nuove espressioni secondo lo stesso modello
la funzione espressiva – la caratteristica secondo la quale una espressione suggerisce atteggiamenti emotivi del parlante e/o l'interlocutore
restrizioni situazionali in base delle quali si distinguono unità neutre e unità pragmatiche (in Emmi, 2005-208: 677-678).
Secondo questi quattro criteri Skytte (1998) distingue tre tipi di unità fraseologiche:
Unità fraseologiche a struttura sintagmatica, cosiddette locuzioni – le locuzioni di tipo verbale, sostantivale, avverbiale, preposizionale e congiunzionale che hanno un'alta commutabilità e produttività verbale (es. aver ragione)
Unità fraseologiche a struttura –x, cosiddette espressioni idiomatiche – le espressioni nelle quali alcuni membri della frase sono fissi, di solito il soggetto è l'elemento variabile (es. è rosso come un peperone/come un pomodoro)
Unità fraseologiche a forma di frase intera – le frasi che comprendono i proverbi, le espressioni della saggezza popolare, le frasi idiomatiche pragmatiche, ecc. (es. Meglio tardi che mai) (in Emmi, 2005-2008: 677- 678).
Palm (1997) invece, per l'unità fraseologica indica il termine phraseme, il quale definisce come una struttura polilessicale costituita da almeno due lessemi, che ha un significato non composizionale ed è fissa, perché non permette sostituzioni sull’asse sintagmatico né sull’asse paradigmatico (in Emmi, 2005-2008: 681). Con questa definizione di Palm è d'accordo Fink-Arsovski nel suo libro Poredbena frazeologija: pogled izvana i iznutra (2002: 6) in cui l'unità fraseologica è denominata come frazem. Menac anche usa il termine frazem per indicare l'unità fraseologica, il quale definisce come una collocazione costante di parole in cui uno o più componenti hanno perso il loro significato di base (Menac, 2007: 5).
In Italia sono stati vari tentativi per dare una classificazione sistematica delle unità fraseologiche, ma finora i tali tentativi non hanno dato i loro frutti perché non esiste una tipologia precisa e accettata da tutti i linguisti. Perciò Jerolimov (2001: 88) menziona alcuni sinonimi delle unità fraseologiche, cioè le categorie dei fraseologismi come modi di dire, espressione idiomatica, locuzione, frase fatta, frase idiomatica.
Do'stlaringiz bilan baham: |