Cicadella viridis
danneggia i rametti incidendoli per
l'ovideposizione
Cocciniglia - le piante dalla chioma troppo fitta vengono facilmente attaccate dalle
femmine di
Eulecanium corni
che ricopre totalmente rami, getti e talvolta anche le
foglie
Cocciniglia bianca - gli adulti di
Aulacaspis rosae
ricoprono quasi totalmente i rami
Cocciniglia gialla della Camelia - le femmine di
Hemiberlesia camelliae
ricoperte da
uno scudetto giallastro, vive sulle foglie e sul fusto
Cocciniglia rossa forte - gli adulti di
Aonidiella aurantii
vivono sui rami
Cocciniglia di S. Josè - la specie
Quadraspidiotus perniciosus
infesta tutte le parti
della pianta con una predilezione per i rami, che ricopre con una crosta fittissima
di scudetti; le sue punture provocano macchioline rossastre sulla parte colpita, e
un progressivo deperimento della pianta.
Cocciniglia violetta - nelle regioni meridionali d'Italia la
Parlatoria oleae
si fissa
sugli organi epigei della pianta rivestendoli di scudetti di 1–2 mm
Iceria - vengono attaccati da
Icerya purchasi
la pagina inferiore delle foglie e i
giovani rametti
Lecanio a barchetta - gli adulti di
Eulecanium persicae
infesta le parti meno
soleggiate della chioma, disponendosi in lunghe file lungo i rami.
Pulvinaria - le larve di
Pulvinaria vitis
invadono foglie e giovani rametti, mentre gli
adulti preferiscono i rami più grossi
Coleotteri
Agrilo verde - le larve di
Agrilus viridis
scavando numerose gallerie nel fusto
portano ad un rapido deperimento della pianta; mentre gli adulti si cibano di foglie
e fiori
Bostrico - le larve e gli adulti di
Sinoxylon sex-dentatum
scavano gallerie in ogni
direzione che possono interessare tutto lo spessore del ramo che facilmente si
spezza
Buprestide - gli adulti di
Coroebus rubi
rodono le foglie mentre le larve scavano
gallerie nel fusto e nelle radici
Carruga - le larve di
Phyllopertha horticola
si nutrono di erodendo le radici
Cetonia dorata - gli adulti di
Cetonia aurata
erodono i petali e gli organi della
riproduzione devastandoli
Cetoniella pelosa - l'adulto di
Oxythyrea funesta
divora i fiori
Gracilaria piccola - le larve di
Gracilia minuta
scavano gallerie irregolari nei rami
Vermi del Lampone - le larve di
Byturus fumatus
e
Byturus tomentosus
rodono gli
organi interni, i petali e a volte i frutticini
Lepidotteri
Bombice antico - le larve pelosissime di
Orgyia antiqua
di colore grigio-brunastro
rodono le foglie e i frutti
Bombice dispari - la larva di
Lymantria dispar
si nutre del lembo fogliare e delle
gemme
Brotolomia - le larve di
Brotolomia meticulosa
attacca le foglie
Crisorrea - le larve nerastre di
Euproctis chrysorrhoea
vivono gregarie a spese delle
foglie e dei fiori
Portesia - le larve nerastre di
Porthesia similis
si nutrono delle foglie
Tortricide - le larve di
Agryrotoxa bergmananani
riuniscono con fili sericei le foglie
dei germogli costruendo dei nidi nei quali si cibano del parenchima fogliare
Imenotteri
Megachile - la femmina di
Megachile centuncularis
taglia porzioni circolari di foglia
per la costruzione di nidi scavati nel terreno
Monofadno - le femmine di
Monophadnus elongatulus
depogono le uova alla base
dei nuovi getti primaverili, producendo nel punto di introduzione un rigonfiamento,
le larve maturando scavano gallerie per nutrirsi del
midollo
, risalendo verso l'alto,
lasciandosi poi cadere al suolo per l'imbozzolamento
Rodite - la
Rhodites rosae
provoca ammassi di piccole galle rotonde, a volte anche
di notevole dimensione, dure, legnose, che avvolgono il ramo come un manicotto,
che presenta all'esterno lunghi filamenti muscosi di colore verdastro con
sfumature rossastre
Tentredine - le larve grigio-verdastre di
Arge rosae
vivono gregarie sulle foglie
divorandole, danneggiano anche i giovani rami; dannose anche le ferite prodotte
dalle femmine all'atto dell'ovideposizione
Tentredine arrotolatrice - le larve di
Blennocampa pusilla
arrotolano il lembo
fogliare erodendolo all'interno
Tentredine minatrice - le larve di
Ardis brunniventris
penetrano nei getti e scavano
gallerie verso il basso, aprendo successivamente un foro per lasciarsi cadere sul
terreno, provocando il disseccamento della porzione di ramo al di sopra della
galleria
Tentredine nera - la larva di
Cladius pectinicornis
divora la pagina inferiore delle
foglie, lasciando solo le nervature più grosse
Funghi
Antracnosi - le foglie attaccate da
Sphaceloma rosarum
presentano macchie circolari
di colore brunastro o porpora, con i margini più chiari, successivamente cadono
Cancro bruno - il fusto colpito da
Cryptosporella umbrina
presenta delle tacche brune al
centro e porpora-scuro ai margini; anche le foglie colpite mostrano macchie più o
meno grandi di colore porporino
Cancro comune dei rami - la
Leptosphaeria coniothyrium
provoca sui rami lesioni
giallastre con sfumature rossastre che nel tempo si approfondiscono screpolandosi e
schiarendosi
Cancro d'innesto - il punto d'innesto colpito dal
Cylindrocladium scoparium
presenta la
corteccia di aspetto edematoso, con possibile morte della parte superiore
Cercosporiosi - i tessuti interessati dall'attacco di
Cercospora rosicola
presentano
macchie bruno-giallognole rotondeggianti isolate che col tempo confluiscono
assumendo una colorazione giallo-ocra, cosparse di puntini nerastri fuligginosi;
successivamente i tessuti disseccano
Maculatura nera - le foglie attaccate da
Diplocarpon rosae
presentano macchie nere
tondeggianti o rotonde, isolate o confluenti, sfrangiate, con la caduta precoce delle
foglie e la compromissione della vegetazione e fioritura
Marciume dei boccioli - i boccioli attaccati dalla
Sclerotinia libertiana
si ricoprono
copiosamente di muffa grigia, che ricopre petali, calice e pedicello floreale, con
conseguente imbrunimento e piegatura dei boccioli; l'infezione è favorita dal clima
umido
Marciume dell'innesto - la
Chaloropsis thielavioides
danneggia gli innesti ricoprendo la
superficie del taglio con uno strato fungino inizialmente bianco-grigiastro che nel
tempo assume un colore olivastro e infine nero; a volte danneggia le radici delle rose
stoccate nei magazzini
Marsonina - le foglie attaccate da
Marssonina rosae
presentano macchie nerastre
tondeggianti, isolate o confluenti, sfrangiate, con la caduta precoce delle foglie e la
compromissione della fioritura e vegetazione
Oidio - l'attacco di
Sphaerotheca pannosa
provoca malformazioni delle foglie che
presentano aree clorotiche, spesso ricoperte da una polvere biancastra; dei nuovi getti
che presentano sviluppo stentato ricoperti da uno spesso feltro miceliale.
Peronospora - l'infezione di
Peronospora sparsa
causa macchie a forma variabile di
colore bruno con orli più scuri, sulla pagina superiore delle foglie, e in corrispondenza
sulla pagina inferiore si sviluppa una muffa bianca che può espandersi sul peduncolo
e i boccioli, facendo disseccare rapidamente i sepali, con una vegetazione stentata e
fioritura compromessa
Ruggine - l'attacco di
Phragmidium subcorticium
provoca sulla lamina fogliare macchie
gialle dai contorni netti, spigolosi e confluenti, con comparsa sulla pagina inferiore di
pustoline giallastre che via via imbruniscono con un aspetto polverulento; su rami e
germogli provoca invece macchie larghe, bollose di colore giallo-rossastro
Foglie colpite da macchia nera (
Diplocarpon rosae
).
Virus
Mal della striscia - causa strisce giallastre sinuose sulla lamina fogliare, provoca
frequentemente anche una maculatura clorotica irregolare o uno scolorimento dei
tessuti clorenchimatici adiacenti alle nervature.
Lo stesso argomento in dettaglio:
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