Aghi, fili e racconti dell’alta Valle di Susa
Salbertrand. Sabato 7 marzo 2015 alle ore 15,30 presso l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie al n. 1 di Via Fransuà Fontan (Parco Gran Bosco di Salbertrand) sarà presentato il libro “Aghi, fili e racconti. Ricami, arti d’ago, abiti e corredo tradizionale nelle Valli di Susa e Sangone tra Ottocento e Novecento” edito dal “Graffio” di Borgone e curato dall’Università della Terza Età di Sant’Antonino. Tra gli autori, interverranno Enrica Cantore, cooperatrice del censimento delle arti d’ago che illustrerà, con l’ausilio di immagini, il materiale rinvenuto e censito; il linguista Matteo Ghiotto e Daniela Ordazzo, anima dell’associazione “L’eigo y cuento” di Chiomonte. Introdurrà l’incontro Piero Del Vecchio, coordinatore del progetto di ricerca e curatore del libro. Nello specifico saranno presentati i materiali e i temi che più interessano il territorio giacché la ricerca ha coinvolto anche tutti i Comuni dell’alta Valle da Bousson a Cesana, da Melezet a Bardonecchia fino a Chiomonte e Giaglione. Un’area che ha offerto molti manufatti ricamati, scialli, cuffie e complementi di abbigliamento. Il luogo comune – due territori, alta e bassa Valle, ben distinti nelle arti d’ago – è stato ampiamente confutato, senza per questo negare una qualche specificità nella produzione di cuffie e scialli, per abiti di uso comune e per le occasioni importanti, che le donne dell’alta Valle hanno ancora indossato in epoca recente, mentre la bassa Valle li ha dismessi qualche decennio prima. Il compito di dare a questo aspetto un quadro storico attendibile è stato affidato a Roberta Clara Zanini, dottore in Scienze Antropologiche presso l’Università degli Studi di Torino e a Francesca Gandolfo, archeologo coordinatore presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Servizio II - Roma, autrice dei più importanti saggi editi sull’abbigliamento tradizionale delle Alpi Piemontesi e della Valle d’Aosta. L’analisi specifica dei copricapo dell’alta Valle di Susa è curata da Donatella Taverna, specializzata in Archeologia orientale, pubblicista e scrittrice, autrice di molte opere di carattere storico e antropologico sull’argomento. Per l’occasione, l’associazione “L’eigo y cuento” presenta una mostra sull’argomento con manufatti provenienti dal territorio e dalle collaboratrici del progetto Unite che sarà visitabile nel mese di marzo. Per quanti hanno collaborato al progetto, l’Unitre propone un omaggio sull’acquisto del volume.
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